Venerdi tre marzo

Prove tecniche di leggibilità

Venerdi tre marzo

 

Nomine. Bonomi all’Enel suggerisce un retroscena di Ilario Lombardo sulla Stampa. Che ci fa un bel titolo, ma che poi nel pezzo definisce la cosa come una suggestione frutto di coincidenze e di qualche indizio. Sembra un po’ poco. Ma come capita spesso, son pezzi spesso scritti per vedere l’effetto che fa. Blindato invece De Scalzi all’Eni.

 

La Lega apre la partita nomine e guarda a Bonomi per l’Enel

Ilario Lombardo sulla Stampa

 

 

Armi all’Ucraina. L’Unione Europea fa sul serio sugli acquisti congiunti e sulla produzione di nuove armi all’Ucraina. Il piano prevede di coprire le necessità. che riguardano sette categorie di munizioni che vanno dalle armi di piccolo calibro ai 155mm. Il progetto dovrebbe durare sette anni, sia per aumentare le economie di scala sia per convincere l’industria militare a inve-
stire in modo consistente per aumentare la produzione. “Le domande aggregate sia degli stati membri sia dell’Ucraina forniscono un’opportunità per piazzare un ordine massiccio per inviare all’industria un chiaro segnale”. Secondo il documento “a oggi 25 stati membri e la Norvegia hanno già confermato il loro interesse” a partecipare agli acquisti congiunti. I primi contratti potrebbero essere firmati tra la fine di aprile e la fine di maggio.

 

Rifornimenti per Kyiev

David Carretta sul Foglio

 

 

Aziende. L’Ad di Leonardo Alessandro Profumo spiega a Capital le strategie di sviluppo del gruppo mentre il capo di Fincantieri Folgiero a Repubblica dice che la sua azienda è al centro di un futuro sostenibile e green.

 

Profumo: Leonardo, campioni globali

Andrea Cabrini su Capital

Folgiero: Fincantieri al centro di un futuro sostenibile e green

Walter Galbiati su Repubblica

 

 

Meloni in India. Visita strategica per riallacciare un rapporto dopo la questione dei due maro’ e per affari con Leonardo ed Enel in prima fila pronti a sottoscrivere nuove commesse per l’ammodernamento bellico e per la transizione ecologica. E poi la questione ucraina sulla quale l’India è stata fino ad oggi ambigua, ma che è il presidente di turno del G20 per quest’anno. Un paese in grande espansione che punta a diventare la terza economia mondiale di qui a qualche anno che ha raddoppiato l’interscambio con l’Italia negli ultimi due anni arrivando a 15 miliardi con 600 imprese italiane che operano in India.

 

Tra affari e nazionalismo l’alleanza Meloni-Modi

Emanuele Lauria su Repubblica

Meloni in India e l’asse con Modi

Marco Galluzzo sul Corriere

Il partenariato strategico

Marco Galluzzo sul Corriere

 

 

Nato. Per la Finlandia è fatta, per la Svezia ancora no. Dipende da Turchia e Ungheria che chiedono altro a Stoccolma. A Erdogan non sono bastate le concessioni svedesi sulla lotta al terrorismo curdo. Vuole di più. Così la Finlandia si è “sganciata” dalla Svezia e ha ratificato la propria adesione. Stoltenberg si dice fiducioso che entro meta luglio la cosa sia sistemata.

 

La Finlandia a un passo dalla Nato senza la Svezia

Paolo Valentino sul Corriere

 

 

G20. Si sono visti e si sono parlati Lavrov e Blinken a Delhi, a margine del vertice dei ministri degli esteri. Dieci minuti, ma si sono parlati. Abbiamo solo la versione di Blinken (Lavrov “ha risposto a modo suo” è la dichiarazione della portavoce del Cremlino che non ci dice cosa abbia risposto) che sostiene di aver detto al russo che l’America intende continuare a supportare Kjiev ma che si augura che Mosca non esca dal trattato per la proliferazione delle armi nucleari.

Per il resto il vertice è fallito e al termine non si è raggiunto l’accordo per una dichiarazione finale. Cina e Russia non intendono sottoscrivere un testo dove ci sia la parola guerra.

 

A Delhi Blinken bracca Lavrov: Tornate negli accordi nucleari

Simoni sulla Stampa

Contatto Blinken Lavrov, ma Mosca frena sulla pace

Mastrolilli su Repubblica

La Cina copre le spalle a Putin. Blinken vede Lavrov: Negoziate

Sarcina sul Corriere

Il premier indiano parla da guru e punta a guidare i non allineati

Carlo Pizzati su Repubblica

 

 

Lula. Il ministro degli esteri brasiliano ha illustrato la disponibilità di Lula a fare da mediatore. Cosa sia questa mediazione non è dato sapere. Per ora Lula vuole parlare con Mosca e con Kjiev e con tutti i paesi del G20 che cercano la pace. Sembra un po’ poco.

 

Viera: Basta soffiare sul fuoco, con Lula si può arrivare alla pace

Audino sulla Stampa

 

 

Naufragio. La Meloni ha perso il tempo per andarci, un po’ perché non lo ha sentito nelle sue corde e un po’ per il viaggio in India e negli Emirati Mattarella così è toccato a Mattarella andare a Crotone a far sentire la presenza dello Stato.

Continuano le indagini (Corriere e Fatto pubblicano carte) e oggi anche il Corriere con un duro editoriale di Fiorenza Sarzanini si unisce al coro della grande Stampa che pretende di sapere come siano andate le cose. I giornali della destra insistono nella difesa del governo. Salvini blinda Piantedosi.

 

Quell’uomo in silenzio che salva lo Stato dal naufragio della pietà

Ezio Mauro su Repubblica

Le parole e i fatti

Fiorenza Sarzanini sul Corriere

Salvini blinda Piantedosi

Francesco Grignetti sulla Stampa

 

 

Covid. Tutti d’accordo, giustizialisti e garantisti, che l’iniziativa giudiziaria di Brescia sia una sciocchezza. Un unicum vedere Travaglio e Minzolini d’accordo, ma è unanime il parere che il comportamento del governo Conte sulla pandemia debba essere oggetto di giudizio politico e non giudiziario. A questo contribuiscono le parole del loquace procuratore capo di Brescia che tranquillamente nelle sue dichiarazioni parla di inchiesta sociologica. Facile a tutti contestare che forse la magistratura più che sociologia debba accertare reati.

 

L’indagine sociale del capo della Procura

Paolo Berizzi su Repubblica

Col senno di poi

Marco Travaglio su Repubblica

Per non tornare all’inferno

Augusto Minzolini

 

 

Politica. Un sondaggio su Repubblica da numeri di popolarità in caduta libera per il governo e in particolar modo per alcuni ministri, mentre in audizione alla Camera il direttore dell’agenzia delle entrate ha fatto i conti in tasca alle banche e alle assicurazioni: avete tasse da pagare per 17 miliardi, quindi potete scontare i crediti di imposta del superbonus. Intanto si ingarbuglia la vicenda kkr cdp per la soluzione della rete tim.

 

I giorni neri del governo fiducia a picco per Piantedosi e Valditara

Antonio Noto su Repubblica

Crediti e superbonus, le banche hanno 17 miliardi

Valentina Conte su Repubblica

Rete Tim, finisce in panne la cordata Kkr-Cdp

Andrea Biondi sul Sole