Lunedì 18.11.2019

Buongiorno a tutti. L’appello di Conte agli alleati, il maltempo, l’Ilva, la casa dell’ex ministro Trenta e la situazione a Hong Kong. Buona lettura a tutti. PS sono prove tecniche. I contenuti sono solo indicativi. Sto solo provando il nuovo database. Consideratela solo una sorta di prova grafica.

PRIMO PIANO

L’appello di Conte

L’esame della legge di Bilancio entra oggi nel vivo con la presentazione degli emendamenti in Commissione. Conte chiede alla maggioranza di procedere rapida e soprattutto compatta: ma all’interno dei giallorossi non sembra esserci ancora l’intesa. L’indicazione del presidente del Consiglio è di arrivare in Parlamento a «tagliare» le tasse a partire da quella sulle auto aziendali.

Aiutatemi. Ridurre (ancora) le imposte si può, parola di Giuseppe Conte in un colloquio col Corriere. La propaganda di Salvini contro il governo «tasse, sbarchi e manette» lo ha stancato. Il premier non ne può più di sentire il leader della Lega tuonare un giorno sì e l’altro pure contro una manovra che, tra Palazzo Chigi e Via XX Settembre, è stata studiata «per dare ai cittadini e non per togliere». Chiudiamo il cerchio, ci vuole più ambizione. Non accetto le falsità, la pressione fiscale è rimasta invariata. Monica Guerzoni sul Corriere a pagina 3.

Emendamenti. Scontro su tasse e Quota 100. Oggi le proposte di modifica dei partiti Italia viva all’attacco sul carcere agli evasori. Sull’anticipo pensionistico il M5S deciso a non mollare: conta sull’appoggio della Lega. Il Pd vuole allargare la rivalutazione degli assegni previdenziali e chiede più fondi per i non autosufficienti. Le forze politiche propongono correzioni ai balzelli ecologici inseriti nella legge di bilancio. Michele di Branco sul Messaggero a pagina 5.

Italia paralizzata

Danni e sfollati per il maltempo. E l’Arno mette paura alla Toscana. Esondazioni in Emilia Romagna, bombe d’acqua al Sud: centinaia in fuga. Scuole chiuse in molte regioni. A Venezia l’alta marea arriva a 150 centimetri poi comincia a ritirarsi. E in città si rivedono i turisti. La meteorologa: “Nessuna tregua Sarà una settimana di pioggia”.

Green New Deal. L’Europa accelera la fuoriuscita dalle fonti fossili dalla fine del 2021. Il contrasto ai mutamenti climatici e la crescita sostenibile costituiscono al tempo stesso una necessità e una grande opportunità. Una speranza per il futuro. Roberto Gualtieri sulla Stampa a pagina 3.

Soldi per la prevenzione. Tanti miliardi spesi ma l’ambiente resta a rischio. I dati Ispra: dal 1998 al 2018 l’Italia ha stanziato 300 milioni l’anno in progetti e opere. Gli ecologisti: pochi fondi e burocrazia escludono dagli interventi centinaia di aree dissestate. Venti miliardi spesi dal Paese per i danni causati dal dissesto idrogeologico. Dice il ministro Costa: Il 79% del territorio ha problemi di dissesto, servono subito provvedimenti per aprire i cantieri. Giacomo Galeazzi sulla Stampa a pagina 3.

L’Italia senza argini. Corsi d’acqua abbandonati e cantieri a rilento: 6 milioni a rischio alluvione. Dei lavori sull’Arno a Firenze si iniziò a parlare dopo l’alluvione del ‘66: sono finiti al 25%. Elena Dusi su Repubblica a pagina 4.

Veneziani allo stremo. Stanchi di resistere all’acqua alta. La città è al limite. Non si trovano più sacchi di sabbia né schiuma sigillante. E molti sono ormai tentati dall’idea di lasciare la laguna. Giampaolo Visetti su Repubblica a pagina 3.

Lo stato ci difenda dal clima. Sono tante le immagini del declino. Una di queste è l’Italia squassata dai disastri atmosferici: l’acqua alta a Venezia, una maledizione inaccettabile nella più bella città del mondo; le esondazioni in Emilia e Toscana; la Val Pusteria isolata. L’impressione di essere in balia degli elementi è tanto più insopportabile in un Paese dove la spesa pubblica arriva a metà del Prodotto interno lordo: che senso ha avere uno Stato che costa così tanto, se non ci protegge nemmeno da eventi “estremi” come questi? In realtà la situazione è un po’ più complicata. Andrea Mingardi sulla Stampa in prima.

La casa della Trenta

Intervistata dal Corriere l’ex ministra della Difesa replica alle accuse di abitare abusivamente non essendo più ministra un alloggio di servizio. “Non me ne vado. Ho una vita di relazioni, l’appartamento grande adesso mi serve. Il mio consorte? È stato solo svantaggiato”.

Sono sotto attacco. «Ormai la casa è stata assegnata a mio marito e in maniera regolare. Per quale motivo dovrebbe lasciarla?». E crede sia giusto tenerla? «Mi faccia spiegare. Non ho chiesto subito l’alloggio pur avendone diritto, ma soltanto nell’aprile scorso. Ho resistito il più possibile nel mio. Un ministro durante la sua attività ha necessità di parlare con le persone in maniera riservata e dunque ha bisogno di un posto sicuro. È evidente che sono sotto attacco, di chi non lo so Forse vogliono distruggere la Link…». Fiorenza Sarzanini sul Corriere a pagina 9.

Di Maio la scarica. Imbarazzo dei 5Stelle per l’alloggio conservato intestandolo al marito militare: non lo sapevamo. Il sottosegretario alla Difesa Tofalo: Che tristezza, e pensare che ci sono tanti ufficiali in attesa per un monolocale. Fabrizio Caccia sul Corriere a pagina 8.

Attici di cittadinanza. Case gratis ai grillini. Il vizietto della nuova casta è occupare immobili dello Stato e pagarli quattro soldi o nulla. Ultimo scandalo, l’ex ministra ha assegnato al consorte un alloggio spropositato. Fausto Cariotti su Libero a pagina 3.

La crisi dell’Ilva

Le accuse delle Procure. Prezzi anomali sulle materie prime. Ecco le accuse ad ArcelorMittal. Le procure di Taranto e Milano sospettano un sistema di elusione fiscale in scambi infragruppo. Svuotato il magazzino da mezzo miliardo. Senza materie prime, la fabbrica non può che fermarsi. Ma gli operai hanno annunciato l’ammutinamento contrario: «Lavoreremo anche contro la volontà dell’azienda». Giuliano Foschini su Repubblica a pagina 10.

Si tratta. Ma l’azienda è pronta a sedersi al tavolo se torna lo scudo penale. Da una parte Mittal minaccia di andarsene da Taranto, dall’altra si muove con i fornitori e con le istituzioni dando segnali di voler restare. Chi nei giorni scorsi ha incontrato i vertici del colosso dell’acciaio riferisce infatti che una volta ripristinato lo scudo penale e fornite alcune garanzie, ci siano tutti i presupposti per andare avanti nella gestione dell’Ilva. Sara Bennewitz su Repubblica a pagina 10.

Ilva non si salverà. Il governo non è all’altezza». Intervista a Giulio Sapelli: «Bisognerebbe trovare azionisti privati per Taranto, però nell’esecutivo c’è una forte componente anti-industriale». «Mai come in questo momento l’Italia ha bisogno della produzione di Taranto. Perché quegli acciai piani sono, qualitativamente, tra i migliori al mondo; perché in un Paese fatto di piccole e medie imprese coprono il 70% del fabbisogno nazionale a un prezzo inferiore rispetto all’oligopolio internazionale; e perché servono a costruire i rapporti con la Mesopotamia, ossia la Siria e l’Iraq ma anche la Libia, e per ricucirci un nuovo ruolo in Europa». Francesco Specchia su Libero a pagina 5.

La cozza di Lezzi. Taranto avrebbe la possibilità di rifarsi promuovendo la coltura dei mitili, cioè dei molluschi. Una proposta del genere è talmente ridicola da suscitare stupore e anche indignazione. Insomma la cozza di Lezzi vale quanto l’acciaio dell’Ilva. Ci limitiamo pertanto a dire a madame Lezzi che le conviene stare zitta allo scopo di proteggere la propria dignità. Vittorio Feltri su Libero in prima.

L’Italia del fare. “Opere pubbliche, l’Italia è in ginocchio. Serve la legge d’emergenza. L’Autostrada del Sole è stata costruita in cinque anni, oggi per fare un tombino ce ne vogliono sei. Ecco perché bisogna muoversi”. Quella di Pietro Salini non è una voce qualunque, né ovviamente un’opinione disinteressata. La settimana scorsa ha portato a casa un passaggio decisivo per la creazione della principale multinazionale italiana nel settore delle grandi infrastrutture: un aumento di capitale da 600 milioni di euro, che ha visto entrare nel capitale di Salini-Impregilo la Cassa Depositi e prestiti, i pochi pesi massimi bancari nazionali come Intesa ed Unicredit, investitori nazionali e internazionali tra cui anche Leonardo Del Vecchio. Francesco Manacorda su Repubblica a pagina 11.

POLITICA

Pd e Ius soli

Ius soli e via i decreti Salvini Il Pd chiede, il M5S chiude Dalla convention di Bologna Zingaretti invoca un cambio nell’agenda dell’esecutivo. Replica grillina: “L’Italia è sott’acqua e loro pensano ai migranti”. Orlando: “Noi capaci di pensare due cose insieme”

Il Pd. La svolta dem: Noi pronti a tutto Anche alle elezioni. L’intesa tra il segretario e Gentiloni: Ma non saremo mai noi a staccare la spina. Bonaccini chiede di limitare la presenza del governo nei comizi. Tommaso Ciriaco su Repubblica a pagina 7.

L’agenda. Il Pd ci prova, svolta a sinistra di Zingaretti. Ius soli subito e via i decreti sicurezza. Il segretario cerca di dettare un’agenda. Gori tra le poche voci critiche: non possiamo essere solo il partito di pensionati e dipendenti pubblici. Fabio Martini sulla Stampa a pagina 10.

Cinque Stelle. Di Maio: “Vogliono far cadere il governo”. Il capo politico: bisogna arrivare a eleggere il presidente della Repubblica, noi disponibili a un patto di programma. Ma il Movimento è diviso. Matteo Pucciarelli su Repubblica a pagina 6.

Salvini e le sardine

Le sardine insistono. “Oggi a Modena per il bis di Bologna”. In città arriva Salvini e due studenti chiamano tutti a raccolta. “La pioggia non ci spaventa, abbiamo buone branchie”.

Salvini: Non ho paura. Salvini in Emilia non teme le sardine: vediamo se durano. I leghisti smorzano: anni fa qui ci tiravano le pietre. E lo slogan “no Matteo” non significa voti a Bonaccini. Borgonzoni: quella piazza non è la cura, ma il sintomo della malattia della sinistra. Alberto Mattioli a pagina 11.

La piazza chiede chiarezza. L’intervista all’ex eurodeputata della sinistra Elly Schlein: “Alla politica la piazza chiede chiarezza. I partiti ignorano il disagio. Ambiente e lotta alle disuguaglianze, in Emilia lavoriamo a una lista civica. La retorica sulle eccellenze non parla a chi resta indietro”. Concetto Vecchio su Repubblica a pagina 8.

ECONOMIA

Oltre Bio-On

Mine vaganti. “Ci sono altri casi simili a Bio-On. Lavoriamo su un paio di società in Borsa”. Parla Gabriele Grego, il fondatore del fondo americano Quintessential: il collegio sindacale e i revisori dovevano individuare le irregolarità. Nell’operazione contro Bio-On ho venduto allo scoperto azioni prese in prestito da una banca. Non opero mai contro società che hanno la sola la colpa di essere gestite male. Paolo Mastrolilli sulla Stampa a pagina 25.

ESTERI

Hong Kong

Scende in campo la polizia. Centinaia di studenti asserragliati nel Politecnico. Nella notte blitz degli agenti: esplosioni e arresti I giovani hanno risposto lanciando frecce e molotov alle cariche: rischiano fino a dieci anni di carcere Hong Kong, battaglia al campus La polizia reprime la rivolta. Francesca Radicioni sulla Stampa a pagina 15.

Iran

Internet oscurato. Esplode la rivolta della benzina in Iran. Migliaia di arresti. La protesta, nata dall’aumento dei prezzi, ha coinvolto una dozzina di città. Incerto il numero delle vittime. Il presidente della Repubblica: Danneggiare e bruciare i beni pubblici e privati non è qualcosa che la gente dovrebbe fare, è teppismo. Francesco Iannuzzi sulla Stampa a pagina 13.

Primarie Usa

Outsider. Buttigieg vola in Iowa e diventa la sorpresa nella sfida fra i liberal. L’outsider democratico avanti di 10 punti sui rivali Dopo Virginia e Kentucky, Trump perde in Louisiana. Paolo Mastrolilli sulla Stampa a pagina 17.

Letture

Tornano Lila e Lenù

Nemiche geniali. Torna Elena Ferrante ma in un certo modo non ci ha mai abbandonati. In edicola svetta il suo nuovo romanzo La vita bugiarda degli adulti e già si parla di trarne un film. Soddisfatto il pubblico che legge, ora per quello che guarda è tempo di concentrarsi ancora sulla tetralogia dal grande successo mondiale che dopo la prima serie, si riaffaccia con la trasposizione televisiva del secondo volume.

L’amica geniale
Storia del nuovo cognome, basata sul racconto più adulto di un’amicizia tra due donne che si sono conosciute, amate e odiate per sessant’anni, fin da bambine nella Napoli del dopoguerra.
Sempre su Raiuno
La serie che andrà in onda sempre su Rai1 nella primavera del 2020, è prodotta da Wildside e da Fandango in collaborazione con Rai Fiction e Hbo Entertainment in collaborazione con Umedia.

Sorrentino & Costanzo
Paolo Sorrentino e Jennifer Schuur sono i produttori esecutivi e la sceneggiatura è curata dalla stessa Elena Ferrante, da Saverio Costanzo che per la seconda volta guida la regia, da Francesco Piccolo e da Laura Paolucci.

Letture

Tornano Lila e Lenù

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L’amica geniale
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Sempre su Raiuno
La serie che andrà in onda sempre su Rai1 nella primavera del 2020, è prodotta da Wildside e da Fandango in collaborazione con Rai Fiction e Hbo Entertainment in collaborazione con Umedia.

Sorrentino & Costanzo
Paolo Sorrentino e Jennifer Schuur sono i produttori esecutivi e la sceneggiatura è curata dalla stessa Elena Ferrante, da Saverio Costanzo che per la seconda volta guida la regia, da Francesco Piccolo e da Laura Paolucci.