sabato quattro marzo

Nomine. Lega e Forza Italia vogliono cambiare, la Meloni vuole confermare i vecchi che hanno lavorato bene. Il compromesso una spartizione che prevede alla Meloni Eni Enel e Poste e agli altri Leonardo Terna e le altre. Poi c’è Rfi che deve spendere i 25 miliardi del Pnrr.

Pons su Repubblica


Nomine. Lega e Forza Italia vogliono cambiare, la Meloni vuole confermare i vecchi che hanno lavorato bene. Il compromesso una spartizione che prevede alla Meloni Eni Enel e Poste e agli altri Leonardo Terna e le altre. Poi c’è Rfi che deve spendere i 25 miliardi del Pnrr.

Pons su Repubblica

Meloni negli emirati. Dopo tre anni di incomprensioni, Giorgia Meloni è negli Emirati per dire allo sceicco che il suo paese può essere decisivo con Mosca. Gli Emirati hanno un ruolo strategico in Libia e in Egitto e nel cosiddetto Mediterraneo allargato. Scopo della visita è firmare una dichiarazione di intenti su un partenariato strategico, che poi dovrà essere riempita di contenuti e che si spera cancelli un pregresso fatto di divieto all’esportazione di bombe e missili e delle incomprensioni nell’affare Etihad Alitalia. Insomma, riallacciare un rapporto politico e commerciale è l’obiettivo vero al di la delle chiacchiere di facciata a beneficio dei media. Da non perdere Di Feo su Repubblica.

Ma le incomprensioni degli ultimi tre anni Fra Italia e Emirati sono nulla rispetto a quelle del premier con la folta pattuglia di giornalisti al seguito. Giornalisti inferociti perché in tre giorni non si è trovato il modo di una conferenza stampa e una interlocuzione diretta. C’è subito lavoro per Mario Sechi che da lunedì si occuperà dei rapporti con la stampa e probabilmente – conoscendo gli animali giornalisti – il sentiment delle corrispondenze potrebbe anche essere influenzato dall’atteggiamento del premier.

Meloni negli Emirati ricuce lo strappo nel nome delle armi

Gianluca Di Feo su Repubblica

Sarcina sul Corriere

Razzi europeisti. Cosi il fallimento del Vega-C ha riaperto la competizione franco tedesca in Europa.

Jean Pierre Darnis sul Foglio

Missioni. Blinken tenta di fare le scarpe allo zar nelle repubbliche dell’Asia centrale. Missioni commerciali dense di politica. E anche l’Europa fa la sua parte.

Marta Ottaviani su Avvenire

Ucraina. Bakhmut resiste ma è vicina alla capitolazione. Più che dei russi è una vittoria dei mercenari della Wagner che qualche grattacapo a Mosca potrebbe crearlo.

Biden e Scholz. Al di là delle parole, si ragiona di una road map per finire la guerra. Biden annuncia altri 400 milioni di aiuti ma col cancelliere tedesco cerca un exit strategy dalla guerra.

Cina. Sarano due settimane interessanti le prossime per capire qualcosa in più su dove va la Cina. Quanto sia vero  il piano di pace in dodici punti presentato a Mosca qualche giorno fa. O più importanti siano gli affari. E non è detto che le due cose non siano interconnesse. Risolti i problemi del Covid (risolti?) gli analisti sono convinti che la Cina fisserà una crescita del cinque per cento.

Sempre a proposito di Cina un bel reportage dal fiume Amur, dove russi e cinesi vanno a braccetto. Ora. Perché nel 1900 fu teatro guerra. Acqua passata, oggi si fanno solo affari.

Guido Santevecchi sul Corriere

Modolo su Repubblica

India. L`India ha chiaro il peso economico dell`Unione Europea ma non ne capisce appieno la natura e stenta a riconoscerne il peso politico. L`Italia si presenta a Delhi forte di un peso economico che si è fatto ben più visibile e di una consonanza politica utile con il governo indiano, ma il cammino della «relazione strategica» resta complesso ed è bene saperlo.

I rapporti con l’India, una complessa relazione strategica

Antonio Armellini sul Corriere

Rutte. L’olandese nuovo amico dell’Italia? O è il lavoro della propaganda e degli uffici stampa? Ce lo dirà il prossimo consiglio europeo.

Carretta sul Foglio

Il naufragio di Crotone. Minniti chiede un’inchiesta e Flavia Perina -commentatrice di destra illuminata – dice che l’Italia, anche quella di destra, non e disumana come si vuol far credere.

Minniti su Repubblica

Perina sulla Stampa

Chirico sul Foglio

Covid. Il coro unanime di critiche alla chiusura dell’indagine sul Covid uniscono tutte le testate. Le critiche e le condanne devono essere politiche e non giudiziarie è la tesi all’unanimità se si esclude un intervento di Fiandaca sul Foglio.

Matteo Messina (Molto) Denaro. Sembrano le tesi di un meridionalista serio i pizzini del boss arrestato un mese fa. Poi ci sono anche affermazioni inquietanti ed eversive. Per fortuna, diciamo. Manca solo Messina Denaro novello Robin Hood.

Lirio Abbate su Repubblica