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Salvini insulta Conte. Lo scontro Conte-Salvini agita il governo. Il leader leghista: «Le parole del premier mi interessano meno che zero». Ma Di Maio: “Serve la verità. Dimmi cos’altro può uscire”. More
L’alleato glissa e chiede la testa di Toninelli: “È un disastro” (Repubblica p.3). Salvini e Di Maio tornano a vedersi. Il segnale a Conte su chi sono i «capi» (Corriere p.2). Patto Salvini-Di Maio «Il governo va avanti» (Messaggero p.2). I vice entrano, Conte esce. La guerra fredda al premier. Di Maio e Salvini si incontrano a Palazzo Chigi. L’avvocato non gradisce e va a pranzo con il suo staff: “Dobbiamo lavorare, non chiacchierare”. I due vicepremier discutono dei ministri che non funzionano e di “cambio di passo” (Fatto p.8). Il capo grillino si aggrappa all’altro vicepremier per evitare il voto anticipato (Messaggero p.3). Il vertice tra i due vice per ridimensionare il ruolo di Conte (Stampa p.2). Salvini finisce prigioniero dell’uomo di Palazzo Chigi (Giornale p.3). Salvini e Di Maio firmano la tregua per sventare il ribaltone del Colle l’editoriale di Maurizio Belpietro sulla Verita (p.3).
Mattarella: “Con il conflitto non si governa”. Il capo dello Stato parla alla stampa alla cerimonia del ventaglio. “Io solo arbitro, ma devo ricordare il senso delle istituzioni, limiti e doveri”. «Io arbitro, conflitti da evitare. Non faccio scelte politiche». Il richiamo di Mattarella alla maggioranza: basta tensioni. More
Sull’Europa: decisivo non essere isolati (Corriere p.2). Ma se ci sarà la rottura, scrive Marzio Breda sul Corriere (p.2) l’ipotesi è un governo di «garanzia elettorale». Le opzioni e l’irritazione sull’idea di un partito del Colle. Mattarella: se cade il governo non si torna subito alle urne. Il capo dello Stato avverte Matteo e Gigino: «Io sono l’arbitro, è il Parlamento a decidere». Poi l’affondo: la maggioranza collabori e non isoliamoci in Europa (Libero p.2). Mattarella prepara un cordone anti Salvini. Il presidente invita la maggioranza a collaborare. Tuttavia ha un piano per arginare il Carroccio: isolarlo. Evitare il voto a settembre e operare in sintonia con Bruxelles in materia economica. Anche Conte, ormai scollegato dai partiti e orientato verso il Quirinale (Verita p.3).
Salvini. Matteo ora trama e gioca a manipolare l’alleato per separare le due anime grilline. Salvini confessa ai suoi: Conte si è montato la testa… E Di Maio: qualcuno dei miei faccia un bagno di realismo l’analisi di Augusto Minzolini sul Giornale (p.3).
Conte. Il «partito ombra» di Conte: ecco le carte del premier. L’«avvocato» gioca la sua partita per restare al potere. La rabbia M5s: «Si crede Re Sole ma deve tutto a noi» (Giornale p.2).
Toninelli è commissariato. La lettera che sblocca gli appalti sulla tratta italiana, l’ha scritta la presidenza del consiglio. Il ministro sempre più ai margini resta aggrappato alla mancata firma per la Gronda di Genova (Messaggero p.5).
Sala premier. Repubblica intervista il sindaco di Milano Sala che molti vedono come candidato premier del Pd in caso di elezioni anticipate. More
“Salvini si può battere. Ecco come. Non sono certo che quello alla Lega sia un voto di fiducia. Forse anzi gli italiani sono così sfiduciati che stanno solo premiando quello che appare il più forte. Esclusa ogni forma di collaborazione con l’M5S di Di Maio, ma dopo il voto dovremo essere pronti ad alleanze anche con chi guiderà i Cinque Stelle al suo posto. Io all’estero mi faccio accompagnare dal personale delle nostre ambasciate e consolati, come nei due viaggi americani, questi da piccoli traffichini (Repubblica p.4).
Di Maio fa l’americano. Com’è già accaduto altre volte quando la lunga crisi italiana supera il livello di guardia, la telefonata dell’ambasciatore Usa Lewis Eisemberg a Luigi Di Maio è arrivata puntuale. Cos’altro doveva capitare in Italia per sollevare il timore giustificato del potente alleato Usa? Si domanda Marcello Sorgi sulla Stampa. More
I dubbi degli Usa su Salvini. Ma Di Maio non scarica l’alleato. Lunga colazione con l’ambasciatore Eisenberg per il capo politico del Movimento 5 Stelle. Il grillino rassicura gli Stati Uniti sul caso Lega-Russia e sugli accordi commerciali con Pechino. Tra Washington e Lega l’unico uomo di riferimento è rimasto Giorgetti. Il leader pentastellato ha ribadito la “centralità dell’Alleanza atlantica” (Stampa p.3).
Sicurezza bis. Il decreto sicurezza bis passa alla Camera ma 17 deputati grillini si astengono e anche il presidente Roberto Fico esce dall’Aula poco prima della votazione (Stampa p.3).
Manovra. Tagli al cuneo fiscale e frenata sulla flat tax, Salvini all’attacco di Tria. Il leader della Lega: se vuole robette non sarà più ministro. Di Maio offre alle imprese sconti per 4 miliardi. Per i leghisti «troppo poco». More
Polemiche sul mancato invito (Messaggero p.4). Il viceministro dell’Economia Garavaglia «Un vero taglio si fa con il triplo delle risorse» (Corriere p.5). Incontri a Palazzo Chigi tra il premier e i rappresentanti dei sindacati. “Quei soldi devono andare nelle tasche dei dipendenti Bisogna investire sul lavoro” dice Anna Maria Furlan segretario della Cisl. “Il governo non ci dice quante risorse impegnare sulla riforma fiscale. Non commentiamo le proposte del governo, perché devono arrivare. Ma possiamo esporre le nostre priorità” (Stampa p.4).
Tav al Sud. «La Tav facciamola al Sud. Autonomia? Ecco i paletti». Parla Barbara Lezzi, il ministro del Mezzogiorno: in Parlamento voteremo contro. «Regioni, riforma ok se la Lega apre al fondo di perequazione» (Messaggero p.5).
Russiagate. «Savoini va accreditato». Ecco la mail del Viminale. More
I documenti di Palazzo Chigi che svelano i contatti tra il ministero dell’Interno e l’ambasciata in occasione della trasferta di Salvini a Mosca. La missione del consulente D’Amico. I magistrati potrebbero acquisire i materiali allegati alla relazione del premier in Senato (Corriere p.7).
Bibbiano. L’onda social su Bibbiano per nascondere Moscopoli. More
I tweet e i post sull’inchiesta sui presunti illeciti negli affidi di minori si impennano, senza che ci siano nuove notizie, 48 ore dopo la diffusione dell’audio all’Hotel Metropol. Ecco chi e come ci ha lavorato (Repubblica p.6).
Siri. “Con me a pranzo a casa di Arata”. Così il re dell’eolico inguaia Siri. More
Incidente probatorio per Nicastri. Il figlio ritratta: il leghista non sapeva dei 30 mila euro. L’incontro sarebbe avvenuto quando il politico non era ancora in Parlamento. L’ex sottosegretario è indagato per corruzione a Palermo (Stampa p.6).
Renzi senior. No alla richiesta di archiviazione. Il papà di Renzi rimane indagato. Colpo di scena nel caso Consip. Deve rispondere di traffico di influenze illecite (Stampa p.6).
Crac dell’Unità. L’imprenditore: “Così il Pd mi ha raggirato”. Il pisano Mian: mi hanno usato come bancomat. Ora deve rispondere di bancarotta fraudolenta (Stampa p.7).
Toti e Meloni. L’addio di Toti non scuote Berlusconi: che problema è? Il nuovo movimento di Giovanni Toti. More
Nell’ipotesi sempre più vicina di un’uscita del governatore ligure da Forza Italia, ha già un nome e una forbice di potenziale consenso: «Cambiamo insieme». In un sondaggio commissionato a Swg, avrebbe un range di possibili elettori compreso tra il 3 e il 7 per cento (Stampa p.5). Meloni chiama Toti e i delusi FI: Fratelli d’Italia è la vostra casa (Messaggero p.7). Meloni annuncia la Fiuggi di Fdi. La leader: nuova fase per fare un grande partito sovranista (Giornale p.8).
Draghi. Bce, Draghi prepara il taglio dei tassi. Confermato il livello zero ma a settembre possibile mossa al ribasso. Francoforte studia il nuovo Quantitative easing. Banca centrale molto preoccupata per il rallentamento della manifattura in Paesi chiave come Germania e Italia. More
Draghi avverte Roma e Berlino “Industria ferma, intervenite”. Le due economie “hanno bisogno di politiche fiscali”, ma non entra nei dettagli. La preoccupazione del presidente della Bce che chiede di aumentare gli investimenti. A tre mesi dalla fine del mandato, il problema di Draghi resta il nostro Paese. “Se continua questo peggioramento economico nell’Ue, il ruolo della politica di bilancio diventa essenziale. La crescita globale più debole e il commercio rallentato dal protezionismo stanno pesando sull’economia. Lagarde sarà un ottimo presidente. Non sono disponibile per il Fmi. Fa piacere ma il problema non si pone” (Stampa p.5). Draghi indica la strada a Lagarde. Avanti con l’aiuto all’economia. Sul tavolo le opzioni per un nuovo «Qe». L’invito a Berlino: faccia di più per la crescita (Corriere p.30). Così la Lagarde avrà le mani legate per molti mesi (Sole p.3). L’analisi: se l’industria tedesca perde fiducia il conto lo paga l’export italiano. La Germania è il nostro principale mercato estero con una quota del 13% (Repubblica p.8). Berlino si ferma: incubo recessione europea. I big della manifattura arrancano, Italia in panne. Gli esperti: troppo legati all’export. L’economista Daniel Gros, tedesco, a capo del Ceps, il think tank di Bruxelles sulle politiche europee: «Correva troppo, normale lo stop. Colpiti anche i Paesi forti, La Germania pesa troppo». Il commento di Giuseppe Turani: Super Mario non basta (Qn p.3).
Quota100 costa 27 miliardi. Troppo per i conti pubblici. Ma le domande sono già scese dell’80% rispetto all’avvio della misura. Sarà sostituito solo il 20% dei pensionati in uscita. More
L’impatto sui consumi sarà negativo. L’analisi di Alberto Brambilla sul Corriere (p.31). In quasi 6 mesi, il provvedimento di Quota 100 ha raggiunto le 162.603 domande. Da 3 mila al giorno delle prime settimane alle attuali circa 500 giornaliere. A Quota 100 si aggiungano le 96 mila prestazioni anticipate, 18 mila Opzione Donna e circa 12 mila domande per i cosiddetti precoci e 10 per Ape sociale: totale di circa 298.600.
Case. Un piano dei Cinquestelle per 600 mila case. Lo pagheranno i lavoratori. Progetto da 80 miliardi da finanziare anche con un contributo in busta paga del tipo ex Gescal (Repubblica p.24).
Poste, il fondo Obelisco crollato sui sottoscrittori. More
Perso tutto il capitale. Collocato nel 2005 investiva in immobili e raccolse 172 milioni. Il 16 luglio l’annuncio “patrimonio azzerato”. La società pronta a un indennizzo in autunno (Repubblica p.25).
Unione Europea. Ue, procedura per abuso di contratti precari nella Pa. La Commissione Ue ha aperto una procedura d’infrazione contro l’Italia per abuso di ricorso ai contratti termine nella Pa e per discriminazione dei lavoratori a tempo. La direttiva Ue sui contratti a tempo determinato prevede che i lavoratori abbiano le stesse condizioni dei colleghi a tempo indeterminato (Stampa p.4).
Nomine e sviluppo, in Europa da soli non si vince. L’editoriale di Sabino Cassese sul Corriere in prima. More
Ci stiamo isolando politicamente e allontanando economicamente dall’Europa. La Lega, il partito con maggiori suffragi in Italia alle elezioni europee, si è messa in un vicolo cieco votando contro i candidati alla presidenza del Parlamento e della Commissione europea, e spiegando che in questo modo ha «difeso l’interesse nazionale», mentre l’altra forza di governo, il M5S, ha appoggiato la presidente della Commissione, ma si è opposta al presidente del Parlamento e in quest’ultima sede non riesce neppure a trovare alleati. Corriere p.28.
Il commissario impossibile è il commento di Alessandro De Nicola su Repubblica. More
Il vicepremier Di Maio ha dichiarato che sarebbe opportuno per l’Italia nominare il commissario europeo alla concorrenza perché così permetterebbe al Belpaese «di fermare una serie di procedure vergognose contro l’Italia sugli aiuti di stato che non ci permettono di aiutare le imprese». Tuttavia, il capo politico dei 5 Stelle non può ignorare di aver fatto una dichiarazione che otterrà l’effetto opposto, perché è una minaccia all’ordinamento comunitario e si propone di utilizzare spregiudicatamente la posizione di commissario, piegandola ai desiderata politici del governo.
Facebook, non bastano le multe per la tutela dei dati degli utenti (Corriere p.28).
Razzismo immobiliare. Usa, il razzismo «immobiliare». More
Tutte le città tecnologiche votano democratico, ma quando politici sensibili alle istanze anche di neri e ispanici provano a cambiare le regole, sbattono contro un muro: coalizioni di cittadini benestanti che si attivano denunciando il rischio di un cambiamento della natura della loro comunità. Corriere p.29.
Nissan. Gli utili di Nissan crollano del 95%. Piano per tagliare 12.500 posti di lavoro. Deludono le auto elettriche e il mercato Usa. Rischia la poltrona il numero uno Saikawa Stampa p.20
Booking. Il Fisco indaga sui mancati versamenti di Booking.com. Corriere p.30
Trump rimette in azione il boia. Dopo 16 anni torna la pena di morte. Fine della moratoria a livello federale, cinque detenuti saranno uccisi nei prossimi mesi. More
Sono 62 le persone nel braccio della morte nelle carceri federali. “Dietro il gesto di propaganda c’è una debolezza politica”. Parla Mario Marazziti della Comunità di sant’Egidio e fondatore della campagna globale anti-esecuzioni: “È una decisione per far credere di essere forti contro il crimine” (Stampa p.10). Trump, la carta del boia per sfidare i Dem il commento di Gianni Riotta (Stampa p.28).
Trump e il mondo. Tregua finita. I leader mondiali presentano il conto a Trump. I missili di Kim, il nuovo asse Russia-Turchia. Aumenta la lista di insuccessi diplomatici. L’analisi di Federico Rampini (Repubblica p.10).
Libia. Strage di migranti sulle coste della Libia. Affondano due barconi e annegano in 150. More
Le imbarcazioni partite da Al-Khoms. Medici senza frontiere: i 135 sopravvissuti in stato di choc e ipotermia (Stampa p.13). L’Alto Commissario per i rifugiati: “È la peggiore tragedia del 2019”. Oltre 130 le persone tratte in salvo ma si temono 150 morti (Repubblica p.12). L’Onu: ripristinare i salvataggi (Corriere p.9). Peschereccio salva 50 profughi: il comandante dell’imbarcazione italiana: «Non li lasciamo» (Corriere p.9). Allerta degli 007: rischiamo un’ondata di profughi libici (Messaggero p.9).
Spagna. Podemos si astiene e lascia la Spagna senza un governo. Falliscono le trattative con il socialista Sánchez. Sessanta giorni di tempo per evitare nuove elezioni. More
L’ironia degli ex indipendentisti “Abbiamo più senso dello Stato noi”. “Iglesias ha detto no al Psoe per ambizione personale” diceil politologo Pablo Simon (Stampa p.9). La Sinistra si fa i dispetti: niente fiducia a Sanchez (Fatto p.19). Si riapre il caso Barcellona (Corriere p.10).
Cina. “Lavorare con la Cina in Africa per ridurre i flussi di profughi”. L’ambasciatore italiano a Pechino Ettore Francesco Sequi: “Può avere effetti positivi sulla crescita e spingere molti a non partire”. More
Gli investimenti cinesi nel continente si avvicinano a quelli di tutti i Paesi Ue messi insieme. I problemi con gli Usa fanno sì che la Cina guardi l’Europa come un interlocutore essenziale (Stampa p.13).
Ucraina. Zelensky sfida Putin: fermata petroliera russa sul Mar Nero. More
I servizi di sicurezza di Kiev (Sbu) hanno sequestrato una nave cisterna russa che ritengono coinvolta nell’incidente dello scorso autunno al largo della Crimea che portò alla cattura di ventiquattro marinai ucraini da parte dei russi. Una vicenda che rischia di avere ripercussioni sui già tesi rapporti tra Mosca e Kiev (Stampa p.19).
Brexit. Johnson sfida l’Europa. È scontro sulla Brexit. Il premier al debutto: «Nuovo accordo o il 31 ottobre fuori anche senza intesa». More
Bruxelles dura: richieste inaccettabili. Si teme il ritorno del confine in Irlanda (Messaggero p.11). La hard Brexit di Johnson può far implodere il Regno Unito. Crescono le spinte separatiste in Scozia, Galles e Irlanda del Nord. La premier Sturgeon ha già chiesto un altro referendum sull’indipendenza scozzese. Il nuovo premier va subito allo scontro con la Ue: «Nessun accordo sulle due Irlande». Barnier: «Richiesta inaccettabile» (Sole p.30).
Binda. Binda ritorna a casa. “Sono innocente. Questa non è giustizia”. Assolto per l’omicidio Macchi “dopo 1286 giorni in cella. La mamma ha diritto a un colpevole, ma non sono io” (Stampa p.13).
Penati. Penati assolto ma i giudici contabili vogliono da lui 20 milioni (Stampa p.19). Serravalle, Penati deve risarcire 19,8 milioni. Sentenza ribaltata in appello. «Questa vicenda mi ha fatto ammalare, farò ricorso». Due Procure hanno indagato per più di10 anni: finì con una archiviazione. E anche la Corte dei Conti diede ragione alla Provincia (Corriere p.15).