Andrea Palladino

È una sorta di chip, una puntata minima in grado di aprire i tavoli giusti. Un finanziamento per il gruppo di estrema destra Generazione Identitaria è stato il passepartout per un imprenditore italiano attivo ad Hong Kong, affascinato dal verbo leghista. La carta giusta per arrivare ad Armando Siri, con in tasca la promessa di un finanziamento per diffondere «il messaggio di Salvini». La storia inizia il 12 maggio del 2017. Nel porto di Catania un gruppo di giovanissimi militanti di Generazione identitaria, guidato dal ventenne Lorenzo Fiato – oggi militante attivo della Lega – blocca con un gommone l’uscita della nave Aquarius della Ong Sos Méditerranée. È la prima azione in mare dell’organizzazione, che due mesi dopo affitterà la nave “C-Star” per dare la caccia alle imbarcazioni umanitarie impegnate nei salvataggi dei migranti. Passano meno di 48 ore, il video dell’azione finisce sui social mentre sull’account Paypal di Generazione Identitaria arriva un versamento da mille euro. Una cifra che i militanti non avevano mai visto, l’inizio di un flusso di finanziamenti rimasti senza un nome. Il mittente? Un imprenditore sconosciuto, Stefano Del Vecchio. Sessant’anni, originario di Udine, è attivo nel settore del design italiano tra Usa ed estremo oriente, senza nessun passato politico noto. I dirigenti dell’organizzazione mandano subito una email di risposta: «La tua donazione ci commuove ed onora», si legge nel testo, pubblicato nel database del consorzio di giornalismo investigativo Occrp insieme ad altre comunicazioni di dirigenti della Lega, sottratte lo scorso anno da alcuni hacker. Passano due giorni e l’imprenditore gira l’email di ringraziamento a Patrizia Rametta, responsabile donne del partito di Salvini a Siracusa, attiva sui social nella propaganda anti Ong. Quel testo parte subito per Milano: «Caro Armando, ti faccio copia e incolla della email che ho avuto da Stefano – scrive Rametta in una email a Siri – te la invio per farti capire che è uno che ci crede, ha i mezzi e non si ferma. Mi auguro che possa essere un aiuto consistente per Lega Noi Con Salvini». Il contatto è ormai avviato. Nei giorni successivi c’è un fitto scambio di messaggi tra Rametta, l’imprenditore, Armando Siri e il suo assistente Marco Perini. L’appuntamento viene fissato per l’11 giugno 2017 presso l’associazione Spazio Pin. Il motivo dell’incontro era chiaro fin dall’inizio: un «finanziamento per attività che possano espandere il messaggio di Salvini», scrive Patrizia Rametta. La dirigente leghista di Siracusa assicura a Repubblica che l’incontro fu negativo. Secondo la sua versione era stata contattata da Del Vecchio su Facebook. Salvini e Generazione identitaria si sono più volte incrociati, con una convergenza evidente sul tema delle migrazioni. Nell’agenda del leader della Lega del 29 settembre 2017 – pubblicata sul database Occrp – c’è un riferimento a «un pranzo o una cena al circolo Ra Ca’ Dur Barlich di Varese con il ragazzo di Generazione identitaria». Rapporti antichi, nati all’interno del movimento identitario francese da almeno dieci anni e curati per lungo tempo da Mario Borghezio. Legami che tornano in nome della battaglia contro le Ong.