Carlo Ottaviano
Il premier Giuseppe Conte, il ministro all’agricoltura Teresa Bellanova, il presidente del Parlamento Europeo David Sassoli. Il forum annuale della Coldiretti, come ogni anno, chiama a raccolta sul Lago di Como i big della politica. La moderna agricoltura è del resto diventata un tema unificante per pensare a un futuro diverso. Tant’è, che l’applauso più forte il presidente del Consiglio lo raccoglie quando mette assieme sotto lo stesso cappello della parola agricoltura i termini economia ed ecologia. E proprio a Cernobbio il presidente della Fondazione Symbola Ermete Realacci avvia la sottoscrizione del “Manifesto per un mondo più civile, sicuro, gentile”. Tra i primi firmatari anche il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, l’ad di Enel Francesco Starace e padre Enzo Fortunato del Sacro Convento di Assisi. «Dobbiamo lavorare – aveva appena detto il premier Conte – allo sviluppo di modelli rurali sostenibili, nel senso di coesione sociale e resilienza, coniugando tradizione e innovazione perché nell’agricoltura c’è tutto questo: ci sono le nostre radici culturali e c’è anche uno sguardo al futuro». LE TENSIONI Intanto c’è un presente denso di nubi. A partire, ovviamente, dal rischio degli imminenti dazi che gli Usa potrebbero imporre dal 18 ottobre alle produzioni europee. La black list del dipartimento del Commercio statunitense minaccia di colpire con dazi del 25% il Made in Italy a tavola (prodotti lattiero caseari, salumi, agrumi, succhi e liquori) perun valore dicirca mezzo miliardo di euro. «Guardiamo come stanno rallentando le analoghe tensioni Usa-Cina e speriamo – ha affermato Ettore Prandini, presidente di Coldiretti – che i dazi Usa-Ue non siano mai applicati e per questo ènecessario aprire subito la trattativa a livello comunitario e nazionale». Venerdì sera, laministra all’Agricoltura avevacomunque preso l’impegno di proporre la prossima settimana ai suoi colleghi europei di «creareun fondodi prevenzione e compensazione ancora prima che i danni ci siano». L’ex ministro Paolo De Castro, oggi deputato europeo, ha indicato lo strumento da applicare: la riserva di crisi. «Non è stato mai utilizzato – ha spiegato ai delegati Coldiretti – per situazioni emergenziali come la guerra dei dazi». Il commissario designato all’Agricoltura, il polacco Janusz Wojciechowski, si sarebbe detto disponibile all’idea di incrementare il fondo fino a 1,5 miliardi, utilizzandolo, ad esempio, anche per l’attivazione di fondi mutualistici per la gestione del rischio in agricoltura e stoccaggio diprodotti eccedenti. Altra battaglia di Coldiretti, quella sulla etichettatura. Ieri è stato raggiunto – con 1,1 milioni di firme – lo storico obiettivo della petizione europea per chiedere alla Commissione Ue di estendere l’obbligo di indicare l’origine in etichetta a tutti gli alimenti. “Mangia originale, smaschera il tuo cibo” è lo slogan della campagna contro i cibi falsi. Battaglia in linea con la denuncia sui rischi connessi ai cibi di importazione. Nel 2019 – secondo Coldiretti – in Italia è scoppiato più di un allarme alimentare al giorno,perun totale di ben 281 notifiche inviate all’Unione Europea fino a ieri: 124 provenivano da altri Paesi UE e 108 da Paesi extracomunitari. In altre parole – precisa la Coldiretti – oltre quattro prodotti su cinque più pericolosi per la sicurezza alimentareprovengono dall’estero.