Enrico Netti

Si aggrava la situazione dell’ex rete Auchan – Sma al centro dell’acquisizione da parte di Conad. Sul fronte delle trattative con i sindacati si è arrivati alla rottura mentre l’impatto dell’operazione sui conti di Conad si rivela sempre più oneroso. «A due mesi dall’acquisizione di Auchan, vedendo da dentro l’azienda, la situazione si sta rivelando ancora più grave di quella di qualche mese fa: siamo di fronte ad una vera e propria grave crisi aziendale – ha detto ieri Francesco Pugliese, amministratore delegato e direttore generale di Conad a Cernobbio a margine del Forum di Coldiretti -. Un intervento tempestivo può garantire la salvaguardia delle attività e del lavoro delle persone impiegate nei punti vendita ex Auchan e in questa direzione vanno i primi interventi attuati dalla nuova gestione, con l’attuazione del cambio di modello di business». Ogni giorno la rete che fa capo a Auchan Retail Italia perde in media 1,1 milioni di euro contro il milione di rosso registrato a inizio operazione. In altre parole il conto extra che ad oggi Francesco Pugliese si trova a dovere pagare supera i settanta milioni e cresce giorno dopo giorno. Il piano industriale Il Consorzio nazionale dettaglianti è così arrivato alle battute finali della stesura di quel piano industriale che è stata una delle concause che ha portato allo strappo con i rappresentanti dei lavoratori. «Siamo ormai pronti anche con il piano industriale, con il passaggio dalle sue “linee guida” a quelli che sono gli specifici interventi da attuare sulla rete commerciale, sulle strutture di sede e quelle logistiche – continua l’ad di Conad -. Punti cardine del piano industriale rimangono la valorizzazione della rete, anche attraverso partnership con altri operatori di mercato, il rilancio delle attività commerciali e la razionalizzazione dei costi». La ricerca di partnership con altri operatori si può interpretare come la volontà di individuare catene specializzate come, per esempio, quelle per i prodotti per la cura della persona e la pulizia della casa o chi vende prodotti per gli animali domestici interessate a subentrare in toto in determinati punti vendita oppure prendere in carico spazi nelle metrature più grandi come, per esempio, quelle degli ipermercati. Pugliese aggiunge che «fanno parte del piano industriale anche tutte le proposte, già anticipate alle parti sindacali sul tavolo di confronto sino ad oggi svolto, riguardanti le misure per un “piano straordinario del lavoro” finalizzato alla massima salvaguardia del lavoro – dice con toni distensivi -. Su questi presupposti si baserà la ripresa, a breve, del tavolo di confronto con le parti sindacali per il superamento della grave crisi aziendale e dare ancora un futuro all’azienda, nell’interesse di tutti, soprattutto dei lavoratori». Secondo quanto risulta al Sole 24 Ore il piano industriale verrà presentato giovedì prossimo in occasione dell’incontro al ministero dello Sviluppo economico richiesto dai sindacati lo scorso l 3 ottobre. Integrazione al via Per quanto riguarda i primi punti vendita ex Auchan-Sma che Conad ha deciso di integrare nel proprio perimetro l’ad spiega che le rilevazioni dimostrano «dei significativi aumenti delle vendite in quei market ex Auchan che stanno lavorando con le iniziative studiate con Conad. Il rilancio delle attività commerciali della ex Auchan è fondamentale per il futuro dell’azienda e per la salvaguardia del lavoro di tutte le persone, di tutti i nostri dipendenti» ribadisce l’ad. In tema di diritti dei lavoratori Pugliese espressamente specifica che «in ogni caso sarà garantita la garanzia dell’applicazione ai lavoratori di Auchan degli stessi trattamenti normativi e contrattuali che Conad già applica ai suoi 56mila lavoratori. La strada del confronto, anche franco, resta quella privilegiata da Conad per affrontare e risolvere i veri problemi sul tavolo».