Fabio Bordignon

L’alleanza appena archiviata – quella tra M5s e Lega – risulta oggi la meno gradita agli italiani. Tuttavia, le preferenze in merito alle coalizioni che dovrebbero governare il Paese in futuro delineano un quadro più complesso rispetto alla tradizionale contrapposizione fra centrosinistra e centrodestra. La nuova coalizione creata dalla convergenza fra M5S, Pd e LeU a sostegno del Conte Bis – che alcuni esponenti del partito di Zingaretti vorrebbero riprodurre anche nelle consultazioni Regionali – ottiene l’apprezzamento di circa quattro persone su dieci (40%), tra gli intervistati dell’Atlante politico di Demos. Un consenso appena inferiore rispetto a quello raccolto dalle possibili coalizioni di centro-destra: nella formula tradizionale Lega-FI-FdI (41%), oppure in quella “sovranista” Lega-FdI (43%). Gli elettori del Pd (74%) e del M5S (68%) approvano largamente la nuova intesa promossa dai rispettivi leader, sebbene rimangano settori dell’elettorato di entrambe le formazioni ancora critici. In generale, restano elevati i consensi, dentro gli elettorati dei principali partiti, per la riproduzione dei blocchi del passato: ipotesi non realistiche, almeno nel corso della attuale legislatura. L’85% degli elettori del Pd approverebbe una coalizione di governo limitata al centro-sinistra (composta da Pd, LeU e altri di sinistra), anche se del tutto inadeguata a competere con il centro-destra. Il 90% degli elettori forzisti preferirebbero d’altra parte riproporre il centro-destra di governo nella composizione tipica della Seconda Repubblica. Gli elettori di FdI (71%) e ancor più quelli della Lega (82%) esprimono però un gradimento più elevato per una alleanza che escluda il partito di Berlusconi. Va sottolineato, infine, come sia per la Lega sia per il partito di Di Maio rimangano settori non trascurabili che valutano positivamente l’esperienza dei 14 mesi del primo governo Conte. Quasi un terzo di chi destina il proprio voto al Carroccio (32%) e quasi la metà di chi si dice intenzionato a votare per il Movimento (46%) sarebbero disposti a sostenere una futura coalizione di governo Lega-M5S: per non pochi elettori, la critica al sistema dei partiti e la domanda di cambiamento restano più importanti della divisione tra forze di centrodestra e di centrosinistra.