Ferruccio Sansa

La quarta cerimonia in otto mesi. Del nuovo ponte si vedono solo alcuni piloni, ma ieri il cantiere è stato invaso ancora dalle autorità: stavolta si è celebrata la posa del primo impalcato. A febbraio premier e ministri erano arrivati per l’inizio della demolizione, poi c’è stata la prima pietra e quindi il grande evento della demolizione totale del Morandi. Con ieri fanno quattro. Intanto è cambiato il Governo. Al posto di Danilo Toninelli c’era Paola De Micheli che si aggirava emozionata tra gli operai: “C hia ma mi Paola”, diceva. Poi porgeva sorridente il cellulare a un ufficiale di Marina con tre chili di mostrine: “Dai, facci una foto!”. UNA CERIMONIA per celebrare la ricostruzione. Eppure a fare notizia è stata una frase di Giuseppe Conte che parla di ‘caducazione’: “Il procedimento sulle concessioni autostradali – dichiara il Premier a margine dell’evento– è in corso, è un procedimento per la caducazione. Non faremo sconti ai privati, perseguiremo l’interes – se pubblico”. Ieri in borsa il titolo Atlantia, la holding Benetton, è sceso. Pesano le dispute sulla concessione e l’inchiesta sul ponte. Perché nelle stesse ore è arrivata la notizia che la Guardia di Finanza ha perquisito gli uffici milanesi di Spea, la controllata che si occupa delle verifiche di sicurezza. Un filone che è nato dall’inchiesta sul crollo del Morandi. Venti giorni fa erano arrivati gli arresti domiciliari per tre dirigenti Spea e Aspi (Autostrade) e le misure interdittive per altri sei. Scrive il gip Angela Maria Nutini nell’ordinanza: “Lo zelo di Spea durante le indagini si è tradotto in attività di bonifica dei pc, nell’installazione di telecamere per impedire l’attiva – zione di intercettazioni e nell’utilizzo di disturbatori delle intercettazioni”. La perquisizione di ieri è stata compiuta per ricostruire chi a Spea abbia deciso di munirsi dei jammer, apparecchi che disturbano le frequenze dei telefonini rendendo quasi impossibili le intercettazioni. Intanto si affaccia una nuova pista investigativa, quella dei premi assicurativi. I pm vogliono capire se le criticità della sicurezza delle infrastrutture siano state taciute per non alzare le spese assicurative. I N TA N TO, è vero, i lavori procedono giorno e notte. Operai e ingegneri sono ottimisti: “Rispettere – mo le scadenze”. Il sindaco commissario Marco Bucci si dà un gran da fare e giura: “Dimostrere – mo che a Genova e in Italia si possono realizzare opere belle e all’avanguardia. Con i tempi e la spesa giusti”. L’architetto Renzo Piano, che ha firmato il nuovo ponte, ieri è stato il più applaudito: “Nel costruire nasce la solidarietà. Costruire significa fare qualcosa insieme. È un gesto di speranza, di fiducia. Questo accade soprattutto per un ponte che unisce”. Poi, rivolto agli operai, ha aggiunto: “C’è un esercito di mille persone che sta costruendo il ponte. Noi abbiamo lavorato tranquilli nel nostro studio, mentre voi siete qui appesi come equilibristi. Il mio saluto, come usa in Giappone, è ‘Lavorate in sicurezza, state attenti’”. Genovesi e turisti da oggi potranno seguire la ricostruzione anche dallo Spazio Ponte inaugurato a poca distanza dall’Acquario con modellini e simulazioni. In attesa che l’op e r a sia ultimata. Sarà fondamentale per la città e, c’è chi pensa, giocherà un ruolo importante sull’esito delle prossime elezioni regionali di primavera 2020.