Marco Galluzzo
L’Italia aspetta l’Unione europea, eadifferenza di Francia e Germania e di altri Paesi intende chiedere l’embargo di armi alla Turchia sulla base di una decisione di tutti e 28 i Paesi dell’Ue. Operazione difficile, visto che potrebbe anche non esserci l’unanimità richiesta, ma che soprattutto suscita interrogativi proprio in Italia, dove praticamente tutto il Pd, a partire dal segretario Nicola Zingaretti chiede al governo di fare come Berlino e Parigi e di non attendere oltre. Una richiesta che per ora cade nel vuoto. Una nota di Palazzo Chigi spiega che «il governo italiano è già al lavoro affinché l’opzione della moratoria nella vendita di armi alla Turchia sia deliberata in sede europea quanto prima possibile» e che tutti gli obiettivi «devono essere raggiunti attraverso il coordinamento europeo». Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che sarà oggi a Bruxelles dove si svolge un Consiglio degli Affari esteri, promette che «l’Italia sarà categorica: la Turchia deve cessare questa azione militare ma soprattutto noi chiederemo come Italia di bloccare la vendita di armamenti ad Ankara. Prima della riunione avrò un bilaterale con il ministro degli Esteri francese», che però ha già deciso in modo unilaterale insieme a Germania, Olanda, Norvegia e Finlandia. L’attendismo del governo viene sottoposto a un fuoco di fila dirichiesta sia da parte del Pd, che di Leu e del partito di Renzi. In praticaipartiti che formano l’esecutivo vogliono l’embargo subito, chiedono a Giuseppe Conte di adottare una decisione immediata, ma non vengono ascoltati. Si comincia dallo stesso segretario del Pd, Nicola Zingaretti: «È giusto coinvolgere gli alleati e l’Europa sulla vicenda dell’aggressione contro i curdi. Ma a nome del Pd chiedo al governo e agli altri partiti della maggioranza, oltre alle decisioni prese, di dare segnali ancora più netti a cominciare dallo stop immediato all’export di armi alla Turchia. Occorrono fatti e segnali. Subito». «La legge parla chiaro, già oggi il governo può e deve vietare la vendita di armi alla Turchia», dice Andrea Romano, deputato del Pd e membro della Commissione affari esteri. E il senatore Andrea Marcucci (Pd) gli fa eco: «Bisogna bloccare la vendita di armi alla Turchia, il governo può passare dalle parole ai fatti?». L’elenco delle richieste è praticamente senza fine, è ironico Matteo Orfini, che fa notare che il Pd si trova al governo ma non viene ascoltato. Chiede l’embargo anche Silvio Berlusconi, mentre Salvini si dice disponibile a firmare qualsiasi documento che fermi in modo definitivo il processo di adesione della Turchia alla Ue. Si fa sentire anche Matteo Renzi: «L’Italia deve bloccare le vendite di armi alla Turchia e l’Europa deve imporre sanzioni alla Turchia subito. Chi tace è complice».