Maria Teresa Meli
Partono in modo quasi soft, i due Mattei, Renzi e Salvini, ma poi nel corso del lungo confronto a Porta a porta, si scaldano e le frecciate reciproche diventano sempre più velenose. Comincia il segretario della Lega: «Renzi in maniera geniale si è inventato un governo sotto il fungo per non andare alle elezioni». Replica l’ex premier: «Salvini rosica ancora adesso». Poi Renzi cerca ancora di stuzzicare l’avversario: «Stare in spiaggia con il figlio è legittimo, ma se sei un ministro non stai in piazza, stai nelle istituzioni. Conosci tutte le sagre del paese, stai sempre a mangiare, hai uno s tomaco d’amianto. Allora fai il presidente della Pro loco…». L’altro replica: «Io adoro i comuni, le sagre. È vero, ma o gli italiani sono cretini, visto che mangio come un bufalo, non vado alle riunioni europee, oppure qualcosa di buono si è fatto, se tu hai il 4 per cento e io il 33». Soddisfatto della battuta, Salvini insiste: «Renzi è un genio incompreso». L’ex presidente del Consiglio para il colpo e parte all’attacco di quota cento: «Sono venti miliardi in quattro anni e io quei soldi li vorrei dare in busta paga ai lavoratori e alle famiglie». Nella foga i due dismettono il lei e passano al tu. Salvini punta sul suo cavallo di battaglia: l’immigrazione. «Con il governo Renzi ci sono stati 500 mila sbarchi». L’ex premier difende il suo operato. Ma è quando si ripassa al lei che lo scontro si fa più acceso. «Salvini è un mentitore, abbindola le persone raccontando balle», attacca Renzi, accusando il leader del Carroccio di «raccontare bugie a partire dai migranti». Arrivano i colpi bassi. Il capo di Italia viva picchia duro tanto che Salvini ironico («ti vedo nervosetto»), gli chiede se nel suo bicchiere oltre all’acqua ci sia dell’altro. E Renzi di rimando: «Fossi in lei non parlerei di alcol». Si è quasi in chiusura e l’ex premier sferra il suo attacco: «Perché non ha querelato Savoini per la tangente russa di 65 milioni di dollari? Io non credo che lei abbia preso quei soldi, ma perché non querela, la ricattano?». Quindi passa ai 49 milioni dei finanziamenti alla Lega: «BossieMaroni dicono che li ha spesi lei», incalza. «Io non li ho mai visti», replica Salvini, che attacca Renzi che si fa pagare le conferenze. «A lei non la chiamano», ribatte l’ex premier. Alla fine ognuno appare soddisfatto della propria performance. Salvini quando va via è ancora su di giri e risponde così a chi gli chiede chi vorrebbe sfidare nel prossimo match televisivo: «Giuseppi. Quando vuole, all’ora che vuole, sul canale che vuole».