Mario Sensini
«Questa non è la manovra delle tasse». Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte cerca di spegnere le polemiche, anche dentro la sua maggioranza, e si prepara a incontrare le imprese colpite dalla plastic tax per «renderla più efficace, sostenibile, e possibilmente ridurne l’impatto». «È una manovra che ha evitato il già programmato aumento dell’Iva per 23 miliardi, che avrebbe avuto un impatto negativo su consumi e famiglie.Non può essere raccontata come una manovra delle tasse solo per la presenza di alcune specifiche e limitate misure volteatutelare l’ambiente, la salute dei cittadini e che danno un indirizzo green al Paese», spiegano i collaboratori del premier. «La realtà — si aggiunge a Palazzo Chigi — è che la manovra è fortemente redistributiva, e dà soldi a imprese e cittadini, alle famiglie, ai disabili, alla ricerca».Concetti che lo stesso Conte ha ribadito ieri sera nel corso di un incontro conisindacati, in gran parte assorbito dal caso Ilva, l’ultima grana esplosa nelle mani del governo. Sulla manovra Cgil, Cisl e Uil chiedono segnali più forti a favore dei pensionati, dalla rivalutazione degli assegni, giudicata insufficiente, a nuovi meccanismi per favorire l’uscita dal lavoro delle donne, le più penalizzate dalla legge Fornero. Per ora le cose non cambiano, ma dal 2020, ha assicurato il governo, «si inizierà a discutere del superamento definitivo della riforma previdenziale», oltre che di una legge quadro sulla non autosufficienza. Mentre l’opposizione e Italia viva di Matteo Renzi continuano a martellare sulle nuove imposte previste dalla manovra, nella maggioranza continuano a scoppiare mal di pancia. Il ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti lamenta l’insufficienza dei fondi e di non essere stato coinvolto nella stesura della norma che istituisce l’Agenzia della Ricerca. Conte e il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, cercano intanto una via d’uscita dall’impasse in cui sono cadute le tasse sulla plasticaele auto aziendali, altro inasprimento fiscale che sarà oggetto di un tavolo di verifica e di confronto con le imprese. «Sono tasse che rappresentano la chiara volontà del governo di avviare una svolta green — ha detto ieri Conte—ma che nello stesso tempo non vogliono avere un fine punitivo». Le due imposte potrebbero essere alleggeriteerinviate, almeno di qualche mese. Una mediazione per cercare dirinserrare i ranghi della maggioranza. Il capogruppo alla Camera del Pd, Graziano Delrio, si dice prontoamodifiche della legge di Bilancio in Parlamento, nel rispetto dei saldi e dell’impostazione generale, e invita la maggioranza a rivendicare le buone scelte fatte più che a criticare. Anche se il ministro delle Infrastrutture, Paola De Micheli, non fatica ad ammette di essere «preoccupata per la leggerezza con cui alcuni membri della maggioranza guardano alla Legge di Bilancio». Nessuno oggi può escludere blitz da maggioranze trasversali.