Marco Patucchi

L’allarme per il lavoro
di Marco Patucchi
Come se niente fosse. Il ministro e vicepremier (al momento solo uscente) Luigi Di Maio, ieri ha fatto trascorrere i soliti, pochissimi minuti dalla pubblicazione dei dati Inps sul lavoro, per postare sui social una sua foto mentre sorridente stringe mani di operai: «Questo è il frutto del Decreto dignità che io stesso ho voluto». Come se niente fosse. Come in un’infinita campagna elettorale. Un mondo parallelo alla realtà. Perché se è vero che nel primo semestre dell’anno i contratti stabili sono aumentati, tra trasformazioni e attivazioni, del 150,7% rispetto al 2018, ci sono altri numeri che dovrebbero suscitare un minimo di autocritica nel leader dei Cinque Stelle.
A luglio, per dire, il numero di ore di cassa integrazione autorizzate è cresciuto del 33,5% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, con quella straordinaria che ha segnato un +50,2% e quella in deroga un +317,5%.
E dietro a questi numeri ci sono le centinaia di crisi industriali del Paese che il ministero dello Sviluppo Economico nell’ultimo anno non è riuscito ad avviare verso la soluzione. Così come nell’aumento statistico degli occupati, si nasconde il crollo delle ore lavorate, milioni di unità al di sotto dei livelli pre-crisi, il che significa il proliferare dei mini-jobs, della bassa qualificazione, del part-time involontario. Mercoledì prossimo al ministero del Lavoro è convocato un tavolo per decidere sulla cassa integrazione chiesta dalla Fca a Pomigliano. Di Maio, ministro uscente, ovviamente non ci sarà, come d’altro canto non si è quasi mai visto a tutti gli altri tavoli sulle crisi industriali. Non arriveranno risposte, dunque, sul futuro di operai che non sono soltanto numeri. E non sono numeri neanche le famiglie dei lavoratori della ex Alcoa, nel Sulcis, che da domani perderanno l’ammortizzatore sociale perché il relativo decreto Di Maio lo ha scritto, in extremis, solo alla vigilia della crisi di governo. Dopo un anno di nulla. Un vuoto che, si spera, il nuovo governo saprà colmare.