Politica 14 settembre
La tenda di Prodi. Il Professore a Bologna ascolta Zingaretti. La tenda di Prodi di nuovo nel campo Pd. Cattolici contro l’odio “da Papeete”. L’ex premier è stato “uno dei primi a credere nei nuovi dem”. Al congresso delle Acli: presenti il cardinale Zuppi, Sassoli e Martina. Fatto. (Fatto p.8).
Renzi. Un caso l’assenza di toscani nelle nomine. Rotte le trattative tra l’ex premier e Franceschini. Renzi, aria di scissione. Già partite le convocazioni. Stampa.
Sottosegretari. Ventuno posti per i grillini, 18 per i democratici. Al leader dem telecomunicazioni ed editoria. Sottosegretari, Di Maio blinda i fedelissimi ma Zingaretti incassa due poltrone chiave. Il ministro degli Esteri esce rafforzato dal braccio di ferro con Conte. Stampa. “Una cosa gli è riuscita bene: dividersi le cadreghe”. L’editoriale di Maurizio Belpietro sulla Verità.
Asse sociale. Conte va alla festa della Cgil: un asse sociale con Landini. Il premier convoca le parti sociali il 18 settembre a Palazzo Chigi. Poi il 22 sarà a Lecce al festival del sindacato “rosso”. Fatto.
Sud. «Il Sud non è una causa persa ma basta ritardi sui fondi Ue. Nessuna ambiguità sull’unità indivisibile del Paese: livelli essenziali uguali per tutti». Il ministro per il Mezzogiorno Giuseppe Provenzano: questo governo non è contro il Nord, il Meridione però è centrale. Messaggero. Provenzano: “Fermiamo l’emigrazione dei giovani. Le scissioni? Una sventura. Il Pd deve recuperare l’insediamento sociale: solo così possiamo costruire una reale alternativa alla destra. Repubblica.
Malagò. Sport e politica contro Malagò. “Alto tradimento, si dimetta”. Di Battista il più duro Binaghi: “Sconvolgente” La difesa: “C’è una guerra e quindi si spara”. Repubblica. Valente (M5S): “Atto grave. Il nuovo ministro valuti commissariamento Coni”. Intervista all’ex sottosegretario allo Sport. “Questo scontro mi fa pensare che Malagò non abbia tanto a cuore le sorti dello sport quanto il suo tornaconto personale”. Repubblica. Giorgetti voleva trattare. Stampa.
Csm. Via alla campagna elettorale per sostituire i due magistrati dimissionari dopo lo scandalo sulle nomine. Progressisti e filogrillini preparano il ribaltone. Cene, chat e veleni tra i candidati al Csm. Le correnti ballano sulla pista giallorossa. Stampa.