Rotondi: Forza Italia non si deve alleare con i sovranisti.
«Salvini non ha capito che non doveva mettersi contro il partito delle mogli e degli ombrelloni…». Gianfranco Rotondi cosa sta dicendo? «Che non si fanno le crisi in agosto. Comunque io al “Papeete” ho contrapposto il Lido Mare di Pineto». Anche lei alla consolle? «No, al telefono con i miei contatti politici. È molto importante la gestione di questo momento». E cosa ha architettato al telefono dal Lido Mare? «Il primo fondamentale punto: mai conisovranisti. I moderati non si sono mai alleati con la destra, guardiamo il Ppe in Europa: la Merkel si allea con i socialisti, non con la destra. E infatti Forza Italia quando si è alleata con Alleanza nazionale ha aspettato prima la svolta di Fiuggi di Fini che ha fatto diventare An un partito riformista». Quindi con chi si dovrà alleare Forza Italia? «Non avrà bisogno di allearsi con nessuno». In che senso? «Se non sbaglio al primo punto del programma del governo che si va costituendo c’è il taglio dei parlamentari, e questa legge inserisce un correttivo al maggioritario, ovvero una legge elettorale proporzionale. Ecco perché non ci sarà più il tema delle alleanze. Si torna al passato». Ovvero? «Quando la Dc si presentava agli elettori non aveva bisogno di dire che si sarebbe alleata con il Psi di Craxi». Nostalgia della «Balena bianca»? «Diciamo che la nostalgia è più per quel Partito italiano dello storico Agostino Giovagnoli. Ecco, è questo che vorrei suggerireaSilvio Berlusconi». Di costituire il Partito italiano? «Sì. Forza Italia dovrebbe fare una grande chiamata alle armi di tutte le grandi culture politiche del Novecento in chiave moderata. Con una grande ambizione». Quale ambizione? «Questa chiamata alle armi deve avere l’ambizione a farci diventare il primo partito». Ha già parlato di questo con Silvio Berlusconi? «Ancora no. Intanto fondamentale per la realizzazione di questo progetto è un atto di coraggio: la disdetta irrevocabile di qualsiasi alleanza con i sovranisti». Intravede questo pericolo? «Più che intravederlo lo temo, ci farebbe perdere troppi consensi. Sebbene fino ad ora Berlusconi stia prendendo abbondantemente le distanze dai sovranisti. Anche nella forma dell’opposizione». Che cosa vuole dire? «Matteo Salvini e Giorgia Meloni mi risulta che non parteciperanno alle consultazioni. Berlusconi sì. Ma non solo». Che cosa altro? «La leader di Fratelli d’Italia e il leader della Lega hanno già invocato la piazza per la protesta. Meglio, l’hanno già addirittura convocata. Il mio leader di Forza Italia no». Alessandra Arachi