Vittorio Feltri
Non è del tutto vero che la politica di un tempo fosse migliore di quella odierna. È sempre stata un guazzabuglio di cose ai limiti della sporcizia. Oggi però è più ridicola e contraddittoria. Libero presenta nelle fotografie che aprono il giornale due personaggi di grande spessore comico, quella di Zingaretti e quella di Di Maio, autori di una giravoltaindimenticabile e indubbiamente spassosa nella sua tragicità. Il primo, basta leggere il testo, fino a ierlaltro, predicava con foga e passione eccessiva la propria avversione per il M5S, dicendo in occasioni pubbliche che mai e poi mai il Pd avrebbe stretto una intesa con i farabutti grillini, nei confronti dei quali nutriva assoluto disprezzo. Queste sue dichiarazioni altitonanti sono documentate da alcuni video che il nostro sito vi offre gratuitamente. Basta pigiare un tasto per verificare la faccia di tolla del segretario odontotecnico dei dem. Guardateli e ascoltateli e creperete dal ridere, constatando il voltafaccia clamoroso del soggetto in questione. Il secondo ritratto è quello di Di Maio, noto bibitaro esperto in congiuntivi errati, che imita Zingaretti, superandolo, in ipocrisia. Anche egli ribadisce con convinzione ferrea che non si assocerà neppure in caso di strage, a gentaglia postcomunista. Sia chiaro.Non sto riportando opinionimie, dato che non ne ho, bensì quelle dei leader democratico e pentastellato. Le loro parole al vento fanno venire i brividi e dimostrano che coloro i quali le hanno pronunciate sono autentici buffoni, banderuole indegne di essere prese in considerazione. Pagliacci che d’orain poi saranno padroni dei nostri destini. Per favore toglieteceli in fretta dalle palle ondeevitare di trasformarel’Italiain un caravanserraglio guidato da un branco di bugiardi e voltagabbana. Se ne renda conto pure Mattarella che si accinge ad affidare il Paese più bello del mondo alle cure di gente priva di scrupoli e analfabeta.