MARTEDI 17 Scissione

«Via adesso o mai più». L’accelerazione di Matteo per non finire all’angolo. Il senatore tiene alta la suspense sul nuovo partito. Gli appelli del Pd contro la scissione. Laura Cesaretti sul Giornale a pagina 3. Insieme a te non ci sto più. Qn. Mezzo Toscano. Il Manifesto.

Oggi Renzi su fa il partito per sedersi al tavolo delle nomine. L’editoriale di Maurizio Belpietro sulla Verità.

Maurizio Belpietro sulla Verità.

Renzi telefona al premier: “Lascio i democratici farò un progetto nuovo”. L’ex presidente del Consiglio assicura: “Resta pieno sostegno al governo”. Il partito di Zingaretti ha provato invano fino alla fine a evitare lo strappo. Orlando ha contattato i renziani ribelli per cercare di trattenerli. Stampa.

La rabbia di Conte: “Allibito Vuole solo potere e nomine”. Il capo del governo: “Pensa di incidere sulla scelta del prossimo presidente della Repubblica”. Stampa.

Scossa di Renzi su Pd e governo. «Lascio i dem, c’è spazio per altro». Con lui18-20 deputati e 10 senatori. Telefonata a Conte per rassicurarlo: noi ti sosteniamo. Corriere.

La scissione a metà di Matteo. Tra i fedelissimi che dicono no. Pioggia di sms del leader. Da Nardella a Ceccanti: noi restiamo. Marcucci è un caso. Corriere.

Oggi Renzi abbandona il Pd, ma lascia dentro i fedelissimi. Marcucci sarà ancora capogruppo dem in Senato. Alla Camera resta pure Luca Lotti. Fatto.

Da Bellanova a Boschi, ecco chi va via. Ma restano nei Dem, almeno per ora, molti ex fedelissimi del leader, come Guerini, Lotti e Marcucci. Le difficoltà per creare il gruppo al Senato. Franceschini: le divisioni fecero trionfare il Duce Letta: la separazione non è consensuale. Repubblica.

Industriali e finanzieri hanno scelto con chi stare. In due mesi boom di fondi ai comitati del leader fiorentino. Libero.

Il sociologo Luca Ricolfi intervistato dal Giornale (p.3): «È solo un’operazione di potere, ma può ricattare la maggioranza. L’ex premier non ha più carisma e ha dimostrato di cambiare idee secondo le convenienze».

Paolo Bracalini sul Giornale. Apagina 3

Gianfranco Pasquino: “Ma sì, se vuole andarsene che se ne vada. Spero che non faccia cadere il governo, certo lo ricatterà. Ora va recuperata la sinistra sfilacciata”. Fatto.

Nel partito c’è chi vede i vantaggi. Per tanti è meglio perdere una figura ingombrante. Ma Franceschini: le divisioni portarono a Mussolini. Corriere.

 

Maurizio Martina: «È un grave errore. Le ragioni di Matteo sono fragili. Sul governo il rischio di effetti negativi». Daria Gorodisky sul Corriere a pagina 5

Le previsioni dei sondaggisti: «Quanti voti avrà? Attorno al 5%». Alessandra Ghisleri: Presto per le previsioni è come se arrivasse sul mercato un prodotto senza logo. Carlo Buttaroni: Lui e Conte possibili concorrenti Renzi deve sperare che il governo faccia male. Corriere.

Un azzardo che minaccia di indebolire l’esecutivo.

Massimo Franco sul Corriere in prima.

Operazione a rischio irrilevanza.

Francesco Bei sulla Stampa prima

Le incognite dietro l’ultimo strappo.

Marcello Sorgi sulla Stampa a pagina 5