Lunedì ventitre settembre

Buongiorno a tutti. Accordo fra Pd e Cinquestelle sul candidato alla presidenza dell’Umbria. Greta all’Onu. Conte all’Onu. Di Maio all’Onu. E qui il Siole dice 60 milairdi di evasione Iva. Buona lettura a tutti.

Umbria. Sul candidato per le regionali in Umbria, trovato l’accordo fra M5S e Pd: sarà Vincenzo Bianconi, presidente di Federalberghi in regione. “Sia dem che grillini mi hanno detto: costruisci la tua squadra di governo”. In passato Bianconi ha votato anche per il centrodestra. Alessandro Di Matteo sulla Stampa.

Servire ma non servo. Repubblica intervista il neo candidato: “Spero di essere un apripista. Nella mia famiglia l’abitudine è servire senza essere servi. Non ho mai votato per lo stesso partito ma per le persone. Qui a Norcia per Alemanno, civico di centrodestra”. Giovanna Casadio su Repubblica.

Rivincita. Salvini prepara la battaglia della vita in Umbria. Per il leader della Lega il voto di ottobre è lo spartiacque tra rivincita e isolamento. Sabrina Cottone sul Giornale.

Solo l’inizio. Il ministro degli affari regionali Francesco Boccia: “Perugia è solo l’inizio. Ora alleanze anche altrove. Ma caro Bersani, il Pd serve. Andrò dai governatori del Nord per parlare di autonomia, ma sia chiaro, la stella polare è la Costituzione”. Giuliano Foschini su Repubblica.

Il Disgelo col sindacato. È disgelo fra il governo e il sindacato. Il premier: “Mi aiutate con un confronto continuo”. Landini: “Il capo dell’esecutivo è il primo che ha accettato il nostro invito”. Il terreno di incontro la proposta del ministro dell’economia Gualtieri “di un taglio corposo del cuneo fiscale”. Fabio Martini sulla Stampa.

Compagno Conte. Conte e Cgil uniti nella lotta. L’abbraccio della Cgil al “quasi compagno” Conte. Non succedeva dal 1996 che il premier parlasse alla platea del sindacato. Con Landini è stata un susseguirsi di d’accordissimo. Roberto Mania su Repubblica.

Asse. Lo strano asse Di Maio Renzi. Il premier: ora basta tasse. I due «azionisti» danno l’altolà al premier esattore. Ma le ipotesi su aerei e junk food sono di ministri Cinquestelle. Pasquale Napolitano sul Giornale.

Migranti. Oggi il vertice di Malta e il paino per i migranti economici. La bozza di intesa: trasferire chi ha chiesto e nn ancora ottenuto lo status di profugo. Calcolare le quote sui richiedenti asilo può essere un boomerang: in Italia arrivano tanti clandestini e pochi richiedenti asilo. Intanto via libera del Viminale alla Ocean Viking: sbarcheranno a Messina in 182. Cristiana Mangani sul Nessaggero.

Dalle parole ai fatti. Scrive Fiorenza Sarzanini nell’editoriale sul Corriere: Da mesi mentre Salvini portava avanti la sua sfida contro le Ong, barchini e gommoni scaricavano sulle spiagge migliaia di stranieri disposti a tutto pur di entrare in Europa. Europa che ora dice di voler aiutare l’Italia. Oggi inizia il vertice di Malta. Entro 48 ore si scoprirà se esiste una volontà di gestire il problema dei migranti a livello europeo o se le parole dei leader europei sono solo manifestazione di buone intenzioni. Sapremo se si vuole passare dalle parole ai fatti. Fiorenza Sarzanini sul Corriere.

Servono più migranti. Industriali al governo: servono più migranti. Nel 2007 entravano 250 mila stranieri. Oggi nemmeno 14 mila. Nel 2023 bisogna creare tre milioni di posti di lavoro. Boccia, Illy, Falck: i big dell’impresa chiedono più manodopera dall’estero e regolare, ma la politica non ascolta. Così siamo ultimi nella Ue per i permessi opccupazionali. Illy: gestire meglio gli arrivi e più integrazione. Franz Barraggino sul Fatto.

Impazziti. Aiuto, al governo sono impazziti. Vogliono dare la cittadinanza ai migranti. Il M5S approva il progetto del ministro della Famiglia sullo ius culturae: basterà andare a scuola per essere italiani. Alessandro Giuli su Libero.

Fondi alla Lega. Donazioni all’estrema destra anti Ong per offrire fondi alla Lega. Una sorta di chip, una puntata minima in grado di aprire i tavoli giusti. Un finanziamento al gruppo di estrema destar Generazione Identitaria è stato il passepartout per un imprenditore italiano attivo a Hong Kong affascinato dal verbo leghista. La carta giusta per arrivare ad Armando Siri con in tasca la promessa di diffondere il verbo di Salvini. Andrea Palladino su Repubblica.

Pd. “Agenda per un Pd senza Renzi. Ritrovare il popolo sapendo che oggi è un magma incerto ed emotivo. Mescolare gli elettorati di Pd e M5S. Accorciare le distanze nella società. Costruire “forme” alternative a Salvini e fissare i punti di riferimento”. Sul Foglio un intervento di Goffredo Bettini.

Sale Renzi nei sondaggi. Intanto Renzi sale nei sondaggi e ruba voti a Zingaretti. Italia viva è passata in pochi giorni da 3,4 a 6,4%. La resurrezione dell’ex premier favorita dai tragici errori del leader dem e della Bonino. Pietro Senaldi su Libero.

Psi ucciso un’altra volta. E Nencini si inchina a Matteo e uccide il Psi un’altra volta. Concede il simbolo del garofano all’ex Rottamatore. Filippo Facci su Libero.

Sul Corriere Paolo Franchi (p.30) parla dell’addio di Renzi e sostiene che c’entri poco o nulla con un passato di divisioni a sinistra che appartiene al secolo scorso.

Comunisti come i nazisti. Il voto Ue divide la sinistra. La maggioranza dei dem ha votato al Parlamento europeo un testo proposto da destre e popolari, in cui si equiparano i due regimi. “Frasi sbagliate” dice l’ex sindaco di Milano Pisapia ora parlamentare europeo “ma non si poteva votare contro una giornata per le vittime di regimi totalitari” (Repubblica p.11).

Domani si riunisce la Corte Costituzionale dopo un anno di impasse del Parlamento. L’aiuto al suicidio resterà un reato? Il problema far la libertà di coscienza e quelle che i detrattori della legge definiscono scorciatoie (Messaggero p.8). La sconfitta del Parlamento inerte. Giovanni Bianconi sul Corriere (p.10).

Fondazione Open. Bilanci ai raggi x. Verifiche sul finanziamento illecito. L’ipotesi che l’incarico dei costruttori a Toto, mascherasse favori ai politici (Corriere p.11). Parcella da un milione da Toto a Bianchi alla cassa dei renziani. Ricostruito l’uso del danaro incassato dal legale per assistere l’imprenditore nella causa con Autostrade. Un altro indagato: ul filone parallelo porta a Donnini che con Do Media si occupava della Leopolda (Fatto p.3)

Carlo Nordio alla Verità (p.6). “Con il Pd e i grillini la nostra giustizia tornerà al Medioevo. La riforma delle intercettazioni è liberticida. Quella della prescrizione è un obbrobrio, allungherà i processi”.

Berlusconi: “Fallita l’Opa di Salvini su Forza Italia”. Vertice in settimana di tutto il centrodestra per discutere di regionali: Fratelli d’Italia vorrebbe imporre un suo nome in Campania. Mentre in Emilia Romagna ci sono perplessità sul nome della Borgonzoni (Stampa p.6). La Meloni chiude la festa di Atreju avvertendo Forza Italia e Lega: “Se vuole una alleanza sia chiara. Basta ambiguità, serve un patto anti inciuci. Insieme in questa metà del campo”. (Giornale p.2). “Giallorossi senza vergogna. Alle regionali li travolgeremo” dice Roberto Calderoli alla Verità (p.5). Il vicepresidente del Senato: “La gente ha capito che al governo mirano solo a spartirsi il potere. Renzi? Vuole fare il Craxi della situazione”.

Di Maio sconfessa la linea Conte. Sull’idea di tassare merendine, bevande gassate e biglietti aerei che il presidente del Consiglio sabato aveva definito “praticabile”, arriva l’altolà di Di Maio: “Noi abbiamo come obiettivo quello di abbassare le tasse non di aumentarle. E secondo me è sbagliato parlare ogni giorno di nuovi balzelli” (Stampa p.2). L’avviso di Luigi ai suoi: “Devo difendere i conti in Ue. Basta proposte a vanvera”. Vertice con Conte nel volo per gli Usa (Messaggero p.2). Non saremo il partito del fisco (Corriere p.3). Gli industriali: no a prelievi su bibite e snack (Messaggero p.3). La gelata d’autunno: aumentano le imposte pure sul riscaldamento. Il governo medita di rivedere le tariffe agevolate per fare lievitare l’iva su gas e Gpl (Giornale p.5).

Non accumulare altri debiti è un bene sopratutto per noi scrive il direttore del Corriere Luciano Fontana (p.31). Tenere i conti pubblici in ordine è un nostro dovere. Ne abbiamo bisogno. Facciamolo per noi e per i nostri figli senza tirare in ballo l’Europa.

“Manette ai grandi evasori”. Conte rilancia, il Pd freddo. Il premier ribadisce di voler inasprire le pene ai furbetti del fisco. Si del M5S che presentò un testo con tetti penali più bassi e carcerazione inasprita che saltò per l’opposizione della Lega. Scontro sulle soglie abbassate da Renzi (Fatto p.2). La lotta all’evasione parte dai contanti: la giungla dei limiti e i bonus in arrivo. Le grandi promesse, i risultati mancati e le chance digitali. Più armi con un unico target: la tracciabilità dei movimenti.

Iva, idea del governo: stop agli aumenti, ma via alla rifora delle aliquote. Nella manovra potrebbero essere definiti i criteri per una successiva rimodulazione. Va risolto il nodo delle clausole di salvaguardia che si trascina anche sul 2020. Intanto l’Istat oggi rivede il Pil. Al ribasso (Messaggero p.3).

Reddito di cittadinanza: sanzioni più veloci per chi non cerca lavoro. Si al collocamento privato. Stimate 150 mila richieste in meno di quanto previsto e un risparmio di un miliardo (Messaggero p.4).

In fumo ogni anno due miliardi destinati alle famiglie nell’Italia delle culle vuote. Renzi e la ministra dela famiglia Bonetti, rilanciano l’ipotesi di un assegno unico mensile per chi ha figli a carico. C’è il nodo risorse, ma degli attuali sussidi stanziati dall’Inps, il 30 per cento viene dirottato altrove (Stampa p.3).

La dote di Conte a Trump: “Senza il filorusso Salvini l’Italia sarà più atlantista” (Repubblica p.13). Conte a New York per ricucire con gli Usa, chiede a Trump un impegno sulla Libia e porta in dote l’approvazione del decreto sulla cybersicurezza. L’obiettivo è rassicurare l’alleato sulle ingerenze di Mosca e Pechino. Non ci sarà un bilaterale, ma presto il presidente americano potrebbe venire a Roma. Il governo darà un segnale agli americani sul Venezuela. Prima uscita di Luigi Di Maio come ministro degli Esteri: coordinerà un tavolo sulla crisi della Libia (Stampa p.7).

Il segretario generale dell’Onu Gutierres avverte i Grandi sull’ambiente: “Basta centrali a carbone entro il 2020. Non è più una questione climatica, ma di sopravvivenza. Il, tempo per negoziare si è esaurito. Gli accordi di Parigi non sono più sufficienti. Per contenere il riscaldamento globale gli Stati dovranno raddoppiare gli sforzi”. Trump diserta il summit (Stampa p.10). Conte: “Ora svolta ambientale per l’Italia” (Corriere p.5).

Primarie Usa. La radicale Warren supera Biden e sogna di essere lei la candidata democratica alle presidenziali 2020 per rovesciare Trump. La senatrice per la prima volta in vantaggio nei sondaggi in Iowa. Nata da una famiglia povera, ha scavalcato a sinistra anche Sanders: bando alle lobby, sanità per tutti e patrimoniale per chi supera i cinquanta milioni. Intanto un altro Kennedy sogna la Casa Bianca: Joe, nipote di Bon si candida al senato alle elezioni di novembre (Stampa p.11).

La guerra dei droni costringe gli Stati a difendere le città. Entro il 2025 l’industria varrà 21 miliardi di dollari. Il rischio sono gli attacchi tossici. I missili e i sistemi di puntamento saranno guidati dall’intelligenza artificiale. Cinesi in primo piano con un velivolo a basso costa che è l’arma più richiesta nel mondo. I gruppi terroristici sono i ras del pilotaggio remoto. In Libia e in Yemen i voli killer stanno cambiando gli equilibri militari nei conflitti (Stampa p.12).

Iran. Rohani avverte l’Occidente: “Abbiamo un piano di pace”. L’Iran lancerà questa settimana un suo piano di pace per garantire la sicurezza nella regione, ma avverte che le forze straniere devono stare lontane dal Golfo Persico in quanto causano solo problemi. E fa sfilare l’esercito (Stampa p.23). Uomini, strategie e rischi di guerra. Trump, Bin Salman e Rouhani hanno ragioni politiche ma anche personali per andare allo scontro. O frenare (Corriere p.13). Whashington spinge per la via diplomatica (Messaggero p.12).