Domenica ventidue settembre
Buongiorno a tutti. Mentre Greta e il movimento green conquistano l’Onu, anche Confindustria si converte e fa suo il Green New Deal del governo. Ma Renzi non vuole nuove tasse per l’ambiente. Come Salvini, che irride il premier per la tassa sulle merendine. Abituiamoci. È lo schema di gioco del governo giallorosso. Tante altre cose su fisco evasori e manovra. Buona lettura a tutti.
Trovare 26 miliardi. Entro venerdì il governo dovrà pubblicare la Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza (Nadef), che fisserà gli obiettivi di deficit e debito pubblico alla base della legge di bilancio per il 2020. Sarà il primo atto concreto di politica economica del nuovo governo. Per riportare il deficit all’obiettivo previsto in aprile (2 per cento) occorrerebbe trovare risorse per lo 0,9 per cento del Pil, circa 16 miliardi. Carlo Cottarelli sulla Stampa. More
Tasse perdute. Una montagna di109 miliardi evasi da aggredire. Ma le armi del Fisco sono ancora spuntate e così ogni anno se ne recuperano solo 16. Iva e Irpef degli autonomi in testa alla classifica dell’infedeltà. Alla ricerca delle tasse perdute. Marco Ruffolo su Repubblica.
Green Deal italiano. “Un patto ecologico tra Stato e imprese”. Conte apre a taglio agli sgravi sul diesel, rottamazione delle auto inquinanti e tasse sui voli aerei. Il presidente di Confindustria Boccia: “Essenziale la dimensione ambientale”. Critica la Lega. Luca Pagni su Repubblica.
Sangalli con il Governo. «Il ricorso ai mezzi elettronici di pagamento si può incentivare col credito d’imposta in favore dei consumatori sugli acquisti di beni e servizi effettuati mediante carte, o introducendo detrazioni e deduzioni fiscali sui pagamenti tracciabili. E poi si riducano le commissioni che gravano su consumatori ed imprese per l’utilizzo e l’accettazione delle carte. Anche qui col credito d’imposta. Andrebbero poi sgravati da commissioni i “micropagamenti”, e ancora si potrebbero distribuire carte prepagate e Bancomat senza costi per gli ultra 65enni». Antonella Baccaro sul Corriere. More
Regionali. Zingaretti e Di Maio si sentono. E fanno pressin sulla Di Maolo perché accetti la candidatura a presidente della regione Umbria. Il patto c’è. E anche a Bologna il Movimento 5 Stelle si sta convincendo, o meglio si sta facendo tentare, dalla lista civica. Si affaccia l’ipotesi di sostenere Bonaccini in Emilia Romagna senza usare il proprio simbolo. Maria Teresa Meli sul Corriere.
Bersani. “A sinistra serve un patto nuovo che vada oltre il Pd”. Io ritornare tra i dem? Siamo ai vecchi attrezzi, dobbiamo allargare il campo o ci ritroveremo al governo la destra più reazionaria. Renzi guarda a un centro che non esiste È come l’araba fenice E poi si lamenta del fuoco amico Ma in questo lui è campione del mondo. Annalisa Cuzzocrea su Repubblica.
Renzi. Da Bolzano a Siracusa difficoltà per l’ex premier. Il reclutamento (difficile) di Italia Viva sul territorio. Tentati l’ex governatore Pittella e il centrista Cardinale Il Nazareno minimizza: poca roba. E tanti si iscrivono al Pd. Fabrizio Caccia sul Corriere.
Sbarchi fantasma. Due nuovi «sbarchi fantasma» nelle ultime ore. A Lampedusa sono arrivati 92 migranti a bordo di un’imbarcazione di legno, mentre 41 sono approdati a Brancaleone, in Calabria, su una barca a vela. Intanto resta ancora in stallo la situazione della Ocean Viking, la nave umanitaria gestita in collaborazione da Msf e Sos Mediterranée: 182 persone restano bloccate a bordo. Tra di loro ci sono bambini, una donna incinta e un neonato. Al Viminale e a Palazzo Chigi spetta così un duplice impegno. Per gestire gli arrivi dei migranti con le navi delle Ong si punta alla loro distribuzione europea, mentre per quanto concerne gli «sbarchi fantasma» si guarda a un possibile confronto con Khalifa Haftar. Grazia Longo sulla Stampa a pagina 6. More
Bluff. Da gennaio ad agosto 2019 mentre Salvini imponeva la chiusura dei porti sono avvenuti 208 sbarchi fantasma per un totale di 4306 migranti. Sulle coste italiane sono sbarcati nel periodo in esame 5253 migranti, ma solo 947 sono stati portati con le navi delle Ong con 26 sbarchi. Grazia Longo sulla Stampa a pagina 6.
Piero Fassino. “Matteo divide anziché unire e rischia di rimettere in gioco Salvini. Il Pd dovrà aggiornare le strategie”. L’ex segretario dei Ds: se passi dal 40 al 18% non puoi incolpare il fuoco amico. Quella di Renzi è stata una rottura a freddo, senza profonde ragioni politiche. Il suo partito dovendo crescere dovrà conquistarsi spazio: lo farà dissociandosi dalla linea del governo. Ugo Magri sulla Stampa a pagina 9.
Bell’Italia. Anzio: Aggressione a sfondo razziale Bastonato giovane migrante. Roma: Autista dell’Atac pestato a sangue dalla baby gang per un rimprovero. Catania: Tre funzionari Anas arrestati per una tangente da 10mila euro. Sulla Stampa.
Eutanasia. La Corte costituzionale, con un’ordinanza dell’anno scorso, ha già espresso il suo giudizio, indicando che, almeno in talune situazioni, come quella in cui venne a trovarsi DJ Fabo, la tutela della vita trova un limite nella necessità di riconoscere altri valori costituzionali, legati alla dignità della persona e al rispetto della autodeterminazione. La Corte aveva rinviato la sua decisione di un anno per dar modo al Parlamento di legiferare conformemente. Il Parlamento non ha provveduto e la Corte riprenderà l’esame della questione il prossimo 24 settembre. Vladimiro Zagrebelsky sulla Stampa a pagina 19.
Ladri di giornali. Non è come rubare al supermercato. Si tratta di un furto con implicazioni che vanno ben oltre il codice penale. I ladri di giornali, ossia le piattaforme che si appropriano illegalmente dei nostri contenuti per diffonderli gratuitamente lucrando così sul furto (perché guadagnano su quella rapina), stanno contribuendo a mettere in ginocchio la libera stampa. Sergio Rizzo su Repubblica a pagina 38.
Ceta si Ceta no. Gli stagionati e i freschi. Ecco le due locomotive che, nei primi sei mesi dell’anno hanno trainato la forte crescita delle esportazioni di formaggi e latticini italiani. Il report di Ismea, diffuso in occasione di Cheese che si conclude domani a Bra, mette in luce un deciso cambio di marcia rispetto al rallentamento dell’anno scorso: l’incremento va oltre il 12%, quattro volte l’andamento del 2018 (+3%), il più basso degli ultimi 10 anni. Insomma, l’export dei formaggi corre. Ma Slow Food lancia l’allarme: c’è confusione in molti disciplinari Dop. Maurizio Tropeano sulla Stampa a pagina 17. More
Egitto. Si risveglia Piazza Tahrir, scoppia la protesta contro Al Sisi e l’Egitto è di nuovo al bivio, slogan anti-regime, gas lacrimogeni, una quarantina di ragazzi arrestati. Da 48 ore, per l’ennesima volta da quando il vento del 2011 portò la speranza nel mondo arabo, l’iconica piazza Tahrir si riempie di quelle aspettative che ormai solo la piccola Tunisia sembra stoicamente tenere alte nella regione. Le proteste degli ultimi due giorni al Cairo ma anche ad Alessandria, Suez ed altre città, sono certamente sorprendenti in un Paese dove da anni nessuno osa più contestare qualcosa, ma dicono molto di più. Francesca Paci sulla Stampa a pagina 15. More
Capitalismo che fare? Troppa disparità la gente non si fida più del sistema. Oggi il management ha redditi troppo alti rispetto a dipendenti e lavoratori medi mentre le grandi corporation non pagano le tasse. Se le persone non credono più nella competenza e onestà di chi le governa non possiamo essere certi che il sistema sopravviverà. Enrico Franceschini su repubblica a pagina 41.